Scuola dell’infanzia, restano al palo i precari lucchesi

Assalto al ruolo, ma fuga dall’incarico annuale. Dopo l’invasione delle graduatorie scolastiche da altre province, accade anche questo a Lucca. Cioè che di 117 convocati totali per un incarico annuale nelle scuole dell’infanzia, 64 rinuncino a presentarsi. Tutti aspiranti insegnanti che si sono inseriti quest’anno nella graduatoria a esaurimento a Lucca, per effetto dell’aggiornamento triennale. Il risultato, dopo le convocazioni del Provveditorato di ieri per l’assegnazione di 22 cattedre a tempo pieno e altre 12 a “spezzoni” di cui undici destinate ai “riservisti”, coloro che godono per disabilità propria o per la residenza con persona portatrice di handicap di particolari benefici riconosciuti dalla legge 104, è che i precari lucchesi sono comunque rimasti al palo. Per loro, sfumato ormai da mesi il miraggio di un incarico di ruolo, è tramontato anche il sogno di una supplenza annuale. Questo, secondo gli insegnanti, è l’altro risvolto dell’invasione di docenti da altre province e Regioni. E nonostante le defezioni dell’ultim’ora, nessuno di loro avrà una cattedra annuale.
“E’ evidente – spiega il gruppo di insegnanti lucchesi che ha aderito al movimento dei precari Ora Basta! – che l’assalto alle graduatorie era determinato dalla ricerca dell’incarico di ruolo. La conseguenza è stata doppiamente pesante per coloro che erano da anni in graduatoria a esaurimento a Lucca, perché noi tutti oltre a vederci scavalcare da 300 persone per l’incarico a tempo determinato, oggi ci troviamo ad avere soltanto la speranza di ottenere qualche ora di supplenza nelle scuole, perché anche l’incarico annuale è sfumato”. Nel mirino del gruppo di precari lucchesi finisce anche la legge 104. “Vedersi sorpassati da persone senza pregressi anni di lavoro, paragonati alla carriera che invece altri hanno potuto fare, ci mette fortemente in crisi – sottolineano le insegnanti -. Non solo si viene sorpassati da coloro che hanno lavorato nelle paritarie con i nostri leciti dubbi sull’acquisizione punteggio e che sono avanti a noi in graduatoria con punteggi altissimi, ma anche da coloro che tramite una 104 dichiarata sono agli ultimi posti della graduatoria. A Lucca mai come quest’anno il numero dei riservisti è stato così alto. La nostra perplessità non nasce dal fatto che la legge 104 dia la possibilità, giustissima tra l’altro, di lavoro a chi ne ha effettivamente diritto ma ci chiediamo se realmente queste 104 siano state concesse con criterio. Da quando sono partite le nostre ‘indagini’ abbiamo scoperto ingiustizie ed illegalità che stiamo cercando di combattere nella legalità. Non siamo più disposte a veder sfumare il nostro obiettivo di vita lavorativo a causa di una concorrenza sleale. Se lo Stato non accerterà nell’immediato la veridicità delle dichiarazioni dei colleghi, come abbiamo in più sedi richiesto, noi continueremo ad andare avanti”. Il prossimo appuntamento per i precari lucchesi è l’incontro con l’assessore regionale all’istruzione Emanuele Bobbio e con il nuovo direttore dell’ufficio scolastico regionale, in programma lunedì prossimo (8 settembre). Gli insegnanti chiederanno alla Regione Toscana di seguire le orme dell’Umbria, garantendo ai componenti della graduatorie ad esaurimento rimasti al palo, almeno i 12 punti di servizio annuale.
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