Al San Luca impiantato primo defibrillatore sottocutaneo che non tocca cuore e vasi sanguigni

6 settembre 2014 | 10:34
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Al San Luca impiantato primo defibrillatore sottocutaneo che non tocca cuore e vasi sanguigni

Nei giorni scorsi l’equipe di cardiologi dell’ospedale San Luca di Lucca, guidata dal dottor Francesco Maria Bovenzi, direttore della struttura complessa di cardiologia, ha effettuato il primo impianto di un defibrillatore sottocutaneo. Si tratta ad oggi dell’unico defibrillatore al mondo inserito sottocute senza toccare né il cuore né i vasi sanguigni. Il San Luca si conferma quindi struttura tecnologicamente avanzata, con un’attenzione particolare alle innovazioni in ambito cardiologico. L’impianto è stato eseguito dal dottor Davide Giorgi, responsabile del laboratorio di artimologia interventistica della cardiologia dell’ospedale di Lucca, coadiuvato dall’equipe medico-infermieristica e tecnica.

Per le sue caratteristiche di non invasività, in quanto il sistema non necessita dell’inserimento di elettrocateteri nel cuore, il defibrillatore sottocutaneo costituisce una straordinaria alternativa – in termini di efficacia e di sicurezza – rispetto ai  defibrillatori tradizionali. Le sue due componenti, il generatore di impulsi e l’elettrocatetere, vengono posizionate rispettivamente sul lato sinistro della gabbia toracica e nella regione dello sterno. Il dottor Bovenzi esprime grande soddisfazione per il lavoro compiuto: “Ancora una volta siamo contenti di aver potuto offrire ai nostri pazienti, affetti da patologie cardiache molto serie, una terapia innovativa indispensabile per la loro sopravvivenza e che comporta rischi molto ridotti in quanto il dispositivo non necessita di elettrocateteri all’interno dei vasi sanguigni e nel cuore”. “Questo defibrillatore sottocutaneo – ricorda il dottor Davide Giorgi – rappresenta una delle frontiere più avanzate della medicina minimamente invasiva ed è motivo di orgoglio che sia stato impiantato per la prima volta all’ospedale San Luca”. “Da evidenziare – aggiunge Bovenzi – anche la disponibilità e l’impegno dell’amministrazione ospedaliera, che ci ha consentito di disporre in tempi rapidi del nuovo importante device”. “La vocazione tecnologica del San Luca – evidenzia il Direttore della Macrostruttura Ospedaliera dottor Luca Lavazza – viene confermata da questa tecnica innovativa, applicata dai nostri Cardiologi, che permette di trattare in maniera efficace pazienti che difficilmente potrebbero accettare la procedura convenzionale e che rinuncerebbero così ai benefici di un prezioso dispositivo salvavita”. L’esecuzione di questo primo impianto conferma la posizione di avanguardia che la cardiologia di Lucca è in grado di assumere da anni nell’adozione di tecnologie mediche innovative e di soluzioni terapeutiche efficaci e sicure.
La stessa cosa è accaduta in passato con l’avvio dell’emodinamica, che produce oggi un numero sempre più alto di  interventi salvavita su coronarie malate e di salvataggio di arti nelle arteriopatie periferiche.