L’Istituto Storico della Resistenza chiede nuovi spazi






Il danneggiamento della targa commemorativa di Porta San Pietro (Leggi l’articolo) non intimorisce né spaventa. Di certo non l’Istituto Storico della Resistenza, retto da Gianluca Fulvetti, che porta avanti il progetto de I Luoghi della memoria, con al primo posto la ricerca e la divulgazione storico-scientifica.
Questa mattina (6 settembre) nella sede dell’Istituto Storico di Palazzo Ducale, il presidente Gianluca Fulvetti ha presentato le prossime attività in programma per ricordare i giorni della Liberazione. Il 10 settembre, a Villa Bottini, avrà luogo il convegno Lucca e l’Italia in guerra, 1943-1945. Ebrei, chiese e reti di solidarietà, che offrirà uno spunto di riflessione sul ruolo giocato dai sacerdoti, dai laici, dagli uomini e dalle donne nella protezione degli ebrei. Lo stesso giorno, poi, è prevista la scopertura di una nuova targa all’interno della Pia Casa di via Santa Chiara.
La presentazione a Palazzo Ducale
“L’intento è quello di proporre un confronto fra la realtà lucchese e quella dei territori limitrofi, mettendo in luce la virtù che contraddistingue il nostro territorio in questo campo”, ha spiegato il presidente Gianluca Fulvetti. L’incontro, che prenderà vita a partire dalle 9,30, è patrocinato, fra gli altri, dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica di Milano e dal Centro interdipartimentale di studi ebraici dell’Università di Pisa. Al termine del dibattito, intorno alle 17,15, sarà dato spazio alla presentazione del volume Di fronte all’estremo. Don Aldo Mei, chiese, cattolici e resistenze, a cura di Gianluca Fulvetti, che si concentra sull’analisi della figura del sacerdote lucchese e del suo impegno verso la comunità ebraica, che lo ha condotto dapprima alla cattura durante un rastrellamento ed infine alla fucilazione per mano tedesca. Altro progetto firmato Isrec, già in corso di realizzazione, è l’apposizione di targhe commemorative nei diversi luoghi della memoria: un’iniziativa che, coinvolgendo anche altri comuni oltre a Lucca, si profila come “una valido modo per fare una didattica della storia al passo con i tempi”, stando alle parole del presidente Fulvetti. Risale proprio a questa mattina la drammatica scoperta della distruzione della targhetta affissa a Porta S.Pietro, che era stata inaugurata nella giornata di ieri per ricordare la liberazione di Lucca, avvenuta proprio il 5 settembre. “Voglio prendere questo gesto come un atto vandalico, sintomo dell’inciviltà di una parte della cittadinanza – ha commentato Fulvetti – Per diplomazia eviterò di caricare l’accaduto di significato politico, sebbene siamo tutti a conoscenza dell’esistenza, nella nostra città, di gruppi che richiamano un’epoca poco felice della nostra storia. Ci limiteremo, comunque, a denunciare il fatto e a decidere con il Comune i provvedimenti da prendere”. Un prima risposta arriva già dal presidente del Consiglio comunale, Matteo Garzella: “Un atto che indubbiamente ci rammarica, ma non ci spaventa – ha detto – Dovremmo discuterne in sede ufficiale, ma la targhetta verrà sicuramente sostituita”.
La validità del lavoro svolto dall’ente è confermata anche dal punteggio conseguito nell’ambito di una recente selezione per l’assegnazione di insegnanti comandati, ovvero docenti di ruolo che per un anno svolgono attività di ricerca negli istituti: in questo contesto l’Istituto Storico della Resistenza di Lucca si è classificato venticinquesimo in Italia e terzo in Toscana, vedendosi assegnare Pietro Finelli, docente laureatosi all’Università Normale di Pisa. “L’importanza degli istituti storici – ha detto Finelli – risiede nel superamento della commemorazione, che è un momento estemporaneo, per abbracciare un’educazione svolta in maniera costante sul territorio, che rappresenti un punto di intersezione fra la didattica scolastica e l’educazione civile, contribuendo alla formazione della coscienza critica, che è la base di una coscienza democratica”. Il responsabile della delegazione Mediavalle e Garfagnana, Carlo Giuntoli, ha ricordato che l’Isrec ha preso in gestione il teatro Guazzelli di Gallicano: “Il prossimo 11 ottobre si terrà l’inaugurazione al teatro – ha detto – sperando che possa divenire un punto di stimolo culturale per tutto il territorio, non solo per la ricerca”. Il presidente Fulvetti ha, inoltre, aperto un inciso su un’altra situazione: “Negli ultimi due anni l’Istituto storico ha recuperato credibilità, con la conseguenza che molte persone mettono a disposizione materiale proveniente dalle biblioteche private – ha detto – Un luogo di ricerca così frequentato ha quindi necessità di spazi più ampi che ne facilitino le attività: abbiamo sottoposto il problema anche alla Provincia, da cui abbiamo avuto in comodato la sede attuale e siamo in attesa di risposte”. Prosegue, inoltre, l’attività dei neo-laureati che costituiscono un gruppo ristudio permanente all’interno dell’Istituto: “E’ in cantiere la presentazione degli elaborati inerenti al periodo che va dal primo al secondo dopoguerra – ha anticipato Andrea Ventura – intendiamo, infatti, condividere con la comunità locale i risultati delle nostre ricerche e riuscire ad instaurare un dialogo con i giovani”.
Jasmine Cinquini
VIDEO – La rievocazione storica a Villa Dogana a Cerasomma
{youtube}FS2usfKOysk{/youtube}