
Di fronte alla rimozione, da parte di ignoti, del pannello appena inaugurato che ricordava l’entrata delle truppe alleate e dei partigiani in città il 5 settembre 1944 (Leggi), il comitato provinciale Anpi e la sezione intercomunale Anpi di Lucca esprimono rammarico e preoccupazione “per il gesto che – scrivono -, per il significato della targa e della ricorrenza, non può essere ridotto a semplice atto di vandalismo”. I membri dell’Anpi concordano sulla volontà già espressa dall’Istituto Storico della Resistenza e dall’amministrazione comunale di una “sollecita ricollocazione della targa” e auspicano “sempre maggiori adesioni dei Comuni e della Provincia al progetto I luoghi della Memoria, come risposta chiara a tendenze antidemocratiche e rimpianti nostalgici di vecchi e nuovi fascisti”. Il comitato provinciale invita poi gli iscritti “ad esercitare un’accurata vigilanza democratica su tutti i luoghi e i segni della memoria antifascista e democratica segnalando tempestivamente eventuali situazioni critiche”.
Anche l’amministrazione provinciale di Lucca esprime la propria ferma condanna alla rimozione della targa della Memoria. La Provincia nel condannare quello che, seppur nella sua gravità, si spera essere un atto vandalico, conferma la sua piena adesione al progetto dei luoghi della Memoria condiviso con il Comune di Lucca, l’Istituto storico della Resistenza, l’Anpi di Lucca e le altre Associazioni patriottiche, e ritiene “fondamentale che tutte le istituzioni possano continuare a collaborare per promuovere e coltivare quella cultura della memoria che è poi alla base della nostra stessa identità e che risulta indispensabile soprattutto per le nuove generazioni”.