A Lucca calano gli introiti della tassa di soggiorno

9 settembre 2014 | 16:24
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A Lucca calano gli introiti della tassa di soggiorno

di Roberto Salotti
Tassa di soggiorno, il piatto continua a piangere. E, per la prima parte dell’anno, c’era da aspettarselo. Il calo di presenze del 4,7% nei primi sei mesi del 2014 ha sicuramente pesato sul dato degli introiti dalla tassa per il trimestre da aprile a giugno. Una cifra che sfiora a mala pena i 160mila euro, inferiore di circa duemila-tremila euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (Leggi) – dove alla voce apparivano 162.760 euro (numero fornito dall’amministrazione comunale). Un calo che non arriva al 2%, come conferma l’assessore al turismo Giovanni Lemucchi che ha convocato per la prossima settimana l’Osservatorio turistico di destinazione, dove sarà analizzato questo dato ma soprattutto quello dei flussi turistici dei primi sei mesi, presentato a fine agosto dalla Provincia di Lucca (Leggi).

“E’ necessario anzitutto ricostruire un dialogo con le categorie sul tema del turismo e la sede giusta è quella dell’Osservatorio – osserva Lemucchi -. Il tema della tassa di soggiorno è all’ordine del giorno, insieme ad una analisi della situazione attuale e delle prospettive future per una migliore promozione della città”.
Non sarà un confronto facile, ma Lemucchi gode della fiducia delle categorie. Le stesse che poco prima delle dimissioni del suo predecessore, Massimo Tuccori, avevano abbandonato quel tavolo proprio sul tema delle modifiche alla tassa di soggiorno. Confermato il flop delle entrate nello scorso anno, che si sono fermate a circa 450mila euro, nonostante la previsione di arrivare a 600mila, l’idea che si era fatta strada, per arginare il fenomeno dell’evasione, era quella di basare la tassa di soggiorno non più sulle camere della struttura ma sulle stelle (Leggi). Una proposta che aveva provocato la levata di scudi, soprattutto degli albergatori. Gli stessi che, stando anche ai dati pubblicati dalla Provincia di Lucca, hanno sofferto di più del drastico calo di presenze di turisti in città. “Questa flessione – osserva Lemucchi – spiega chiaramente anche il leggero calo che si è registrato nelle entrate dalla tassa di soggiorno del trimestre da aprile a giugno scorso, circa due-tremila euro in meno rispetto allo scorso anno. Ovviamente, dal nostro punto di vista, si tratta di una cifra molto contenuta”. In effetti, il calo si attesa attorno al -1,80%. C’è però da scommettere che la cifra raccolta nel trimestre precedente, da gennaio a marzo, sia ancora inferiore, sia perché si tratta di un periodo di bassa stagione sia perché lo lasciano dedurre i dati sugli arrivi dei turisti in città.