Inaugurano le cure intermedie al Campo di Marte

12 settembre 2014 | 14:40
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Inaugurano le cure intermedie al Campo di Marte

Il settore delle cure primarie dell’azienda Usl 2 di Lucca ha superato a pieni voti la verifica per l’accreditamento istituzionale delle attività, disposta in questi giorni dalla Regione. Che prevede il rispetto di rigorose e specifiche procedure organizzative. E’ bene evidenziare che l’impostazione del sistema di accreditamento in Toscana è ancora più sviluppato rispetto al modello nazionale: partendo dal necessario ed irrinunciabile possesso dei requisiti minimi richiesti dalla normativa, prevede in aggiunta il soddisfacimento di una lunga serie di requisiti che testano la qualità e la sicurezza delle cure. Questi requisiti valutano diversi aspetti dell’assistenza, sia nelle forme di erogazione che nei risultati, e sono misurabili con chiarezza attraverso molti indicatori.

Se per l’accreditamento di una struttura di assistenza serve almeno il 70% dei requisiti, le Cure Primarie di Lucca hanno fatto registrare una percentuale altissima di soddisfazione, addirittura il 93%, ricevendo i complimenti della commissione regionale: “Ringrazio per l’ottimo risultato raggiunto – afferma il direttore generale dell’Azienda Usl 2 di Lucca Joseph Polimeni – tutti gli operatori della zona distretto di Lucca  a partire dal responsabile Luigi Rossi, quelli del settore qualità a partire dal direttore Maria Luisa Catania e quelli del rischio clinico a partire dal Clinical Risk Manager Massimo Martelloni e voglio mettere in particolare evidenza il grande lavoro fatto dal responsabile medico, dagli altri medici e da tutti gli infermieri. Il cittadino che si rivolge alle strutture socio-sanitarie ha il diritto di essere assistito con i massimi livelli erogabili di qualità e sicurezza delle prestazioni. Questa verifica regionale conferma che la nostra organizzazione delle cure primarie è in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze della popolazione. La Regione dispone questi controlli a campione nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e questo impegna l’azienda con i suoi servizi in un processo di continua revisione dei livelli di qualità e sicurezza delle prestazioni e rappresenta per noi un importante incentivo ai processi di miglioramento”.
Sempre per quanto riguarda i servizi territoriali, lunedì (15 settembre) alle 16 nell’edificio C dell’ex presidio ospedaliero Campo di Marte, verrà inaugurato ufficialmente, alla presenza delle più importanti autorità,  il primo modulo del presidio di cure intermedie, con 14 posti letto che nei prossimi mesi diventeranno 28 con un secondo modulo già predisposto.
Quello che viene presentato il prossimo 15 settembre è quindi un primo passo significativo per la costituzione della Casa della Salute per la Piana di Lucca,  in cui troveranno posto: un polo radiologico, attività specialistiche ambulatoriali, medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali, medici di continuità assistenziale e altre importanti attività territoriali.
L’Azienda Usl 2 Lucca sta infatti lavorando con i coordinatori delle Aggregazioni Funzionali Territoriali – Aft – di medicina generale, per far sì che entro la fine dell’anno presso la Cittadella della Salute di Campo di Marte venga realizzata una vera e propria Casa della Salute, in cui sarà 
sperimentata l’attività sulle 16 ore, caratterizzata appunto da una forte integrazione tra tutte le figure professionali presenti.
Questa nuova organizzazione permetterà di fornire sul territorio nuove importanti risposte di tipo socio-sanitario alla cittadinanza. L’obiettivo è infatti quello di favorire, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l’unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e sociali.
Il presidio di cure intermedie di Lucca va ad aggiungersi alle altre strutture di cure intermedie già presenti nella Zona-Distretto Piana di Lucca, con 9 posti letto presso l’ospedale di comunità di Marlia e 4 posti letto presso la Rsa Il Sole di Altopascio, quale risorsa per garantire la continuità assistenziale nell’ambito dei servizi specialistici ospedalieri e territoriali.