Proteste in via dello Stadio: “Prigionieri per la partita”

14 settembre 2014 | 18:03
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Proteste in via dello Stadio: “Prigionieri per la partita”

“Siamo rimasti prigionieri dentro alle nostre cose mentre si giocava la partita della Lucchese”. E’ stata una vera odissea oggi (14 settembre) per una trentina di residenti nella traversa prima di via dello Stadio che, a seguito di un’ordinanza del Comune, è stata chiusa al traffico per motivi di sicurezza durante lo svolgimento dell’incontro con il Savona al Porta Elisa. Era successo tutte le volte, ma per i residenti non c’era stato in passato alcun problema. “Oggi invece -racconta Maria Dell’Ovo – sono rientrata con mio marito dal mare attorno alle 14,45 e nonostante abbia mostrato il documento che indicava la mia residenza nella traversa di via dello Stadio, inizialmente il personale steward non mi ha lasciato passare”.

Soltanto dopo una serie di peripezie è stato un poliziotto intervenuto dopo aver notato la discussione, a far passare la signora: “Mio marito si è arrabbiato molto – racconta – ed ha accusato un leggero malore, per fortuna senza alcuna conseguenza. Quello che è accaduto oggi però è incomprensibile. Viviamo nella stessa casa da 60 anni e non ci è mai successo nulla del genere. Finalmente riusciti a passare, non potevamo più uscire con l’auto. Soltanto a piedi, ci è stato detto. Volevo portare alla fiera mio marito che ha problemi di deambulazione ma siamo dovuti rimanere chiusi in casa. Lo stesso è accaduto ad altre persone che vivono in questa traversa. Nemmeno con la bicicletta facevano passare e i giovani residenti qui hanno dovuto lasciare i motorini e i loro caschi nel parcheggio vicino alla pasticceria Tori. Comprendiamo molto bene i motivi di sicurezza che spingono a chiudere le strade e ormai siamo abituati a questo. Chiediamo soltanto di non essere fatti ostaggio nelle nostre stesse case”.