Lavori pubblici partecipati, fissati i consigli comunali

18 settembre 2014 | 16:15
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Lavori pubblici partecipati, fissati i consigli comunali

Fissate le date e i luoghi dei consigli comunali decentrati dedicati al progetto Lavori Pubblici Partecipati. L’iniziativa, oltre a dare il via alla terza fase del percorso partecipativo, nella quale due rappresentanti per ciascuno dei cinque tavoli territoriali saranno protagonisti di altrettanti consigli comunali monotematici volti a stabilire le priorità per il piano dei lavori pubblici 2015, ha il merito di favorire il contatto diretto tra cittadino e vita politica della città. Ad eccezione del primo consiglio, che si svolgerà giovedì 25 settembre alle 21 a Palazzo Santini interessando l’area Centro Storico, gli altri si terranno nelle 4 aree di Lucca, per permettere agli abitanti di partecipare attivamente alle sedute. Nel dettaglio, gli altri consigli decentrati, sempre il giovedì alle 21, saranno il 2 ottobre per l’area Est alla scuola media Chelini di San Vito, il 16 ottobre per l’area Ovest, alla scuola media Custer De Nobili a S. Maria a Colle, il 23 ottobre per l’area Nord al Foro Boario e il 30 ottobre per l’area Sud alla media Leonardo da Vinci di San Concordio.

“Credo sia una decisione importante quella presa dal consiglio comunale – spiega il presidente Matteo Garzella – che svolgerà i propri incontri tematici sui problemi del territorio direttamente nel territorio. Mancando le circoscrizioni che fungevano da raccordo, il consiglio comunale fa sua questa ottica della prossimità, per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Senza contare che grazie a questa sperimentazione un documento decisivo come il piano triennale delle opere pubbliche potrà godere della partecipazione di due soggetti che fino a questo momento non avevano la forza di incidere sulle decisioni, ovvero i cittadini e il consiglio comunale. E’ uno stravolgimento che riporta al centro della vita del Comune il consiglio comunale e che attua un percorso partecipativo sperimentale che speriamo possa replicarsi negli anni successivi”. Percorso partecipativo che entra dunque nel vivo – dopo le 10 sedute che già si sono svolte, in occasione delle quali i tavoli di lavoro hanno avanzato progetti per le varie zone della città – con i cittadini scelti come rappresentanti che ora vestiranno in tutto e per tutto i panni dei consiglieri comunali, ad eccezione del diritto di voto, per discutere ed esaminare le varie proposte. La Commissione Partecipazione si è riunita questa mattina (18 settembre) per fare il punto sul progetto. “Abbiamo illustrato la terza fase del percorso partecipativo – ha spiegato l’assessore al patrimonio del Comune di Lucca Antonio Sichi – che vedrà coinvolti i due portavoce che saranno come consiglieri aggiunti e prenderanno la parola, spiegheranno i problemi del loro territorio, come sono arrivati ad individuare certe priorità e potranno infine influenzare il consiglio comunale, che poi darà indicazioni alla giunta su cosa inserire nel piano triennale dei lavori pubblici”. La prossima fase sarà dunque l’adozione del piano triennale delle opere pubbliche da parte della giunta, alla quale parteciperanno anche i due rappresentanti territoriali, che si svolgerà presumibilmente a novembre. “E’ la prima volta che dei cittadini prendono parte alla giunta – aggiunge Sichi -. Saranno a garanzia del percorso partecipativo e verificheranno che le priorità da loro segnalate siano iscritte nel piano. La fase finale prevede invece l’organizzazione di un’assemblea che illustrerà ai cittadini il percorso avviato dai rappresentanti dei tavoli territoriali e gli interventi decisi. Abbiamo coinvolto 172 persone, i cittadini che si sono candidati, ed è stata un’esperienza del tutto nuova per Lucca, molto positiva e stimolante. Far partecipare gli abitanti alla cosa pubblica è sempre complicato e in un momento di poche risorse e di disaffezione politica è un vero e proprio successo. Il valore aggiunto di questo progetto – prosegue Sichi – è che è stato fatto completamente in casa, senza spese per professionisti ma con personale interno, con le nostre risorse a disposizione e un budget limitato per le spese essenziali. Anche il consiglio si confronterà direttamente con questa esperienza di partecipazione, un settore delicatissimo, difficile da mettere in pratica concretamente, al di là delle parole che su questo tema tutti spendono in campagna elettorale”. Il budget a disposizione dei tavoli territoriali, per mettere in pratica i propri progetti, sarà di circa 500mila euro, quindi, indicativamente, di 100mila euro per ogni area della città.

Alice Baccini