Pierami: “Quartiere Giardino, sinistra conserva degrado”

Quartiere Giardino, non tutto è oro quello che riluce. E’ quello che pensa l’ex vicesindaco Giovanni Pierami sul progetto presentato dall’amministrazione comunale ieri in Commissione sociale (Leggi l’articolo): “L’amministrazione Fazzi .- ricorda – avviò un grande progetto di risanamento del quartiere Giardino di Pontetetto con il Contratto di Quartiere. Finalmente il quartiere avrebbe perso la connotazione di quartiere dormitorio, vi avrebbero trovato posto negozi, uffici, sarebbe continuata l’opera di diversificazione del ceto insediato e anche urbanisticamente sarebbero state eliminate quelle strutture che fanno del quartiere una zona brutta e chiusa. Ma ahimè come quando, negli anni Settanta, l’allora Pci impose l’incredibile trasformazione della tipologia delle case da case a schiera inappartamenti condominiali, oggi non so con quale principio non si abbattono più le ultime brutture ma anzi si utilizzano per collocarci famiglie in emergenza e di passaggio senza una assegnazione definitiva”.
“Non è più logico – prosegue Pierami – anche in rapporto alle dimensioni degli appartamenti e delle famiglie, che vengano utilizzati gli appartamenti che costantemente si liberano nell’intero patrimonio abitativo pubblico nelle varie zone del territorio? Concentrando nel quartiere tutte le famiglie di passaggio si va a creare un ambiente socialmente non integrabile nel tessuto locale con le conseguenze immaginabili. E che dire del cohousing? La destinazione/definizione data dall’assessore Sichi ad alcuni alloggi per padri di fresca separazione; in italiano la coabitazione ci riporta agli anni del dopoguerra, in parole povere una camera esclusiva ed una cucina in comune? Ovviamente, come ben si capisce, anche questa è popolazione di passaggio”.
“Per gli spazi di socializzazione – prosegue Pierami – va evidenziato come sia contraddittoria l’azione dell’amministrazione. Basti ricordare come l’impianto polivalente, ristrutturato dall’amministrazione Favilla, è stato chiuso all’uso pubblico e riservato alla Lucchese. Ci piacerebbe inoltre sapere se questa è la necessità del nucleo storico delle due vecchie stecche o una necessità per l’intera zona; ed inoltre gli spazi coperti di aggregazione come saranno gestiti? Una casa del popolo? Sveglia Tambellini! siamo nel 2014!”.
“Notevoli sforzi sono stati fatti in passato per ridisegnare il quartiere ed oggi possiamo dire che gran parte del lavoro è ultimato, agli interventi sulle abitazioni vanno aggiunti i molti milioni di europer la sicurezza idraulica. Oggi ad un passo dal risultato l’amministrazione Tambellini ci mette del suo e riesce a compromettere il risultato e riportare il quartiere dieci anni indietro. E’ caso di ricordare una scritta che apparve sui muri di Parigi molti anni fa La sinistra ama tanto i poveri che li crea. In questo caso tenta di mantenere le condizioni di disagio sociale”.