Scuola, i precari a caccia dei “furbetti” in graduatoria

Stavolta la matita rossa servirà non per correggere un refuso o un congiuntivo di qualche alunno, ma, metaforicamente, per individuare eventuali errori nell’assegnazione dei punteggi ad altri insegnanti, dopo la valanga di nuovi inserimenti nelle graduatorie scolastiche provinciali, per la scuola primaria ma soprattutto per quella dell’infanzia. Lunedì mattina (22 settembre) i precari lucchesi “scavalcati” da colleghi che arrivano da altre regioni e province sono convocati all’ex Provveditorato per dare seguito alla richiesta da loro avanzata già in agosto di accedere alle cartelle di numerosi candidati, indicati in appositi moduli, come del resto consente la legge.
Verifiche che in parte ha già compito anche l’ufficio scolastico provinciale, sorteggiando in tutto 60 candidati, senza riscontrare, al momento, palesi anomalie. Gli insegnanti precari lucchesi giocano comunque l’ultima carta che, nei loro obiettivi, potrebbe anche essere utile per la presentazione di un esposto alla magistratura.
Per gran parte di loro, tuttavia, ormai è fatta: quest’anno i circa 140 insegnanti che erano nella graduatoria scolastica ad esaurimento sono rimasti al palo, dopo l’aggiornamento triennale perché i nuovi arrivi hanno punteggi molto alti. Sfumato il miraggio del ruolo (soltanto due le cattedre disponibili per la graduatoria ad esaurimento per la scuola dell’infanzia), è svanita anche la speranza di un incarico annuale (Leggi). Ora che le scuole hanno riaperto l’ultima spiaggia è quella delle convocazioni di istituto, ma le possibilità sono ridotte per la maggior parte al lumicino. “Siamo convinti che nelle graduatorie ci siano delle vistose anomalie – sostengono gli insegnanti che hanno fatto la richiesta di accesso agli atti – e vedremo cosa uscirà fuori dall’incontro di domani in Provveditorato. E’ una battaglia di equità la nostra – spiegano -, perché ormai ci è chiarissimo che nell’immediato non risolverà la situazione di gran parte di noi”. In sostanza, se dovessero emerge degli errori nella documentazione presentata dai candidati o nell’attribuzione dei punteggi, ci sarebbe materiale in più da aggiungere all’esposto che i precari sono intenzionati a presentare, chiedendo alla magistratura di fare i controlli necessari.
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