
“E’ quantomeno singolare che l’ex assessore Giovanni Pierami imputi all’amministrazione Tambellini di riportare indietro di dieci anni il Quartiere Giardino, quando è proprio grazie a questa amministrazione se finalmente il contratto di quartiere, avviato sì quasi dieci anni fa nel 2006 alla fine della esperienza amministrativa di Fazzi e poi impantanatosi nei successivi cinque anni di amministrazione Favilla quando assessore era Pierami, se, in piena sintonia con la parte tecnica firmataria, finalmente si riesce a vedere il compimento del progetto e delle opere”. E’ questa la replica dell’assessore al patrimonio Antonio Sichi alla polemica innescata dall’ex vicesindaco Pierami sui progetto per Pontetetto (Leggi l’articolo).
“Intanto – prosegue – grazie all’immobilismo dell’amministrazione che ci ha preceduto di anni appunto ne sono passati e anche le esigenze abitative delle persone in difficoltà economica e sociale si sono modificate. Sveglia ex assessore Pierami, siamo nel 2014! Il tema fondamentale per le amministrazioni locali – quindi non solo per Lucca, e basta guardarsi intorno per rendersene conto – è quello della gestione della emergenza abitativa che proprio in conseguenza della crisi che ha investito anche l’Italia ormai da alcuni anni, è divenuta la vera emergenza, cui come amministratori siamo chiamati a dare risposte concrete. Da qui deriva il nuovo progetto della Stecca con cui recuperiamo alloggi da destinare alla emergenza abitativa, cosa questa che per l’ex assessore è un obbrobrio, mentre noi lo consideriamo un modo efficace ed efficiente di dare delle risposte ad una necessità vera, presente e pressante. Stessa cosa si dica per la coabitazione, tema che non può essere liquidato come fa l’ex assessore in maniera banale e superficiale, dal momento che i casi di padri separati che si trovano in immediata e grave difficoltà sono anch’essi sempre più frequenti e in questo come nell’altro caso si tratta di andare incontro a situazioni di disagio temporaneo che, se non bene sostenute, si cronicizzano generando allora sì emarginazione e degrado”.
“E infine il verde e gli spazi di socializzazione – conclude Sichi – Abbiamo previsto luoghi da destinare al verde e luoghi dove si potranno realizzare momenti di incontro e socializzazione, proprio nella consapevolezza che non si può dare un luogo senza i rapporti fra le persone: non avevamo infatti bisogno che ce lo ricordasse l’ex assessore. Abbiamo anche previsto la presenza di soggetti che avranno il compito di mediare la socialità nel quartiere, e a questo proposito il primo ottobre andremo ad inaugurare la sede operativa della Fondazione Casa Lucca, in locali da anni abbandonati e dove un tempo aveva il proprio ufficio la Polizia municipale. E la Fondazione, in collaborazione con le associazioni presenti fra cui l’Auser, avrà proprio il compito di facilitare e programmare iniziative socio ricreative e culturali per il quartiere. Se tutto questo a Pierami dispiace, ci dispiace. Se tutto questo all’ex assessore sa di vecchio, ce ne rammarichiamo. Ma a noi pare che di vecchio in questa vicenda c’è solo la sterile polemica a cui egli vorrebbe dare luogo”.