Era in graduatoria per insegnare ma non era laureata

23 settembre 2014 | 17:20
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Era in graduatoria per insegnare ma non era laureata

di Roberto Salotti
Era nella graduatoria ad esaurimento per l’insegnamento nella scuola primaria, ma non aveva ancora conseguito la laurea. L’aspirante insegnante, 26 anni, e iscritta all’Università dall’anno scolastico 2008-2009, era soltanto una studentessa ed è stata espulsa dopo un controllo dell’Ufficio scolastico provinciale di Lucca. L’ex Provveditorato che si è reso conto che la candidata che chiedeva la permanenza nella graduatoria lucchese per il prossimo triennio era sprovvista del titolo abilitante all’insegnamento stesso e l’ha depennata dalla lista. E’ un caso limite emerso nel corso delle verifiche e dei controlli di routine da parte dell’ex Provveditorato, ma c’è il rischio che, adesso, a scoperchiare il vaso di Pandora – se di questo si può parlare -, siano gli stessi docenti precari che da oggi (23 settembre) hanno cominciato a spulciare la documentazione di alcuni candidati dei quali avevano chiesto, come prevede la legge, una verifica. E già sono emersi i primi casi “sospetti”.

Incongruenze che un gruppo di insegnanti precari lucchesi ha già segnalato all’ex Provveditorato, che ha l’obbligo di richiedere la dovuta documentazione alla fonte, alle scuole cioè dove i candidati hanno dichiarato di aver maturato esperienza e punteggio. Già, perché alla base del sistema ci sono per larga parte le autocertificazioni e i riscontri molto spesso vengono eventualmente richiesti ad incarico assegnato. Questa mattina, però, sono state richieste verifiche su una decina di altri candidati nelle graduatorie ad esaurimento della scuola dell’infanzia e della primaria. I precari che hanno ottenuto dall’ufficio scolastico provinciale di Lucca l’accesso agli atti hanno in particolare sollevato il caso di una insegnante in lista, il cui punteggio, per motivi da accertare, era stato aumentato di due. Può essere moltissimo se l’errore verrà confermato, perché dopo l’invasione della graduatoria da altre province anche solo la differenza di un punto può provocare un balzo in avanti per alcuni o un brutto scivolone, verso il basso, per altri. “Siamo soltanto all’inizio – annunciano i precari lucchesi -: nei prossimi giorni andremo avanti fino a quando non avremo finito di controllare tutti i fascicoli richiesti”.
Con pazienza e determinazione, il gruppo di docenti si è presentato all’ex Provveditorato, dove sono stati messi a disposizione i documenti richiesti, ovvero le autocertificazioni, i titoli e i punteggi dei candidati da verificare. In una decina di casi, i richiedenti hanno sollevato alcune perplessità chiedendo l’acquisizione dei documenti dalle scuole di provenienza. Se violazioni o errori verranno eventualmente e definitivamente accertati, il Provveditorato agirà di conseguenza, rettificando la graduatoria. Una speranza per circa 300 precari lucchesi che si sono visti scavalcare da insegnanti arrivati da altre province e regioni, la maggior parte dei quali con punteggi molto alti. Un assalto al ruolo che tuttavia, anche per gli insegnanti “fuori sede” si è rivelato una chimera. Infatti, molti di loro, persa la possibilità di avere un posto a tempo indeterminato a causa del fatto che gran parte degli incarichi è stato assegnato a coloro che hanno vinto il concorso del 2012, non si sono poi presentati alle convocazioni per le supplenze annuali. La stessa situazione si è ripetuta anche ieri quando si sono svolte le ultime convocazioni per l’assegnazione di 4 posti interi annuali e di altri 6 “spezzoni” per la scuola dell’infanzia. Di 43 persone convocate, ben 31 non si sono presentati.