Nasce la Breast Unit di Senologia all’Azienda Usl 2 di Lucca

23 settembre 2014 | 11:38
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Nasce la Breast Unit di Senologia all’Azienda Usl 2 di Lucca

L’Azienda sanitaria lucchese vanta ormai una consolidata esperienza nella gestione della patologia mammaria, con un servizio che prevede la presa in carico e l’assistenza delle pazienti lungo tutte le fasi del percorso. La pluriennale esperienza del percorso di Senologia dell’Azienda Usl 2 di Lucca fa un ulteriore passo avanti con il riconoscimento, sulla base della delibera regionale 272 del 2014 per il riordino della Rete Chirurgica Oncologica Toscana (in cui vengono forniti indirizzi alle Aziende Sanitarie per la costituzione della Rete dei Centri di Senologia) del percorso come Breast Unit, ossia come Centro di Senologia multidisciplinare totalmente dedicato alla diagnosi e al trattamento del tumore della mammella, per gestire in maniera integrata le problematiche connesse con questa neoplasia tra le più diffuse.

“Questa importante novità, dà più visibilità ad una struttura che di fatto esisteva già ma che può essere funzionale ad un ulteriore miglioramento dei servizi offerti – ha commentato il direttore generale Joseph Polimeni – Abbiamo tutta una serie di competenze e professionalità che non si ritrovano in altre aziende. Ci sono quindi tutte le premesse per rilanciare questa attività anche in un’area vasta, abbiamo fatto una riorganizzazione interna, adesso siamo pronti a farlo all’esterno e per farlo stiamo cercando sinergie sul territorio. Vogliamo far sapere alla cittadinanza che ha a disposizione un centro così specializzato al quale potersi rivolgere.”
Nell’Azienda USL 2 sono presenti tutte le professionalità e le competenze specifiche maturate in ambito senologico, che seguono l’applicazione del percorso assistenziale della donna con patologia della mammella definito nella normativa regionale con un approccio multidisciplinare in modo da seguire la paziente dallo screening mammografico alle fasi post operazione come la riabilitazione e il sostegno psicologico. Il percorso, secondo quanto sostenuto da direttore del Dipartimento Oncologico Edi Editta Baldini, si starebbe ulteriormente arricchendo e ottimizzando dando la possibilità alle donne che lo affrontano di venire a contatto anche con figure professionali un tempo non considerate indispensabili per il recupero della persona, che invece oggi l’equipe ritiene utili al pieno recupero del paziente. “Oggi si da spazio anche all’aspetto estetico della donna che ha subito un intervento in una zona del corpo che rappresenta la femminilità” commenta Baldini. “La dimensione multidisciplinare – interviene il direttore del Reparto di Psicologia Patrizia Scarsini – crea quel gruppo di lavoro indispensabile per creare una dimensione unitaria in modo da dare una risposta alla globalità della persona. Grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dall’associazione “Silvana Sciortino”, tra le associazioni di volontariato che si occupano di queste tematiche e che supportano le nostre attività, stiamo facendo una ricerca tra le strategie che le persone mettono in atto per recuperare dopo interventi simili”. “Per quanto riguarda la riabilitazione – interviene il direttore del Reparto Recupero e Rieducazione funzionale Ivano Maci – il nostro centro segue già la persona lungo tutto il percorso. Ora siamo pronti ad aprire un percorso in cui il paziente viene seguito anche nel mantenimento e recupero delle relazioni con le persone. L’equipe multidisciplinare messa appunto dall’Azienda Usl 2 di Lucca, con questa delibera si presenta quindi alla cittadinanza con tutta l’esperienza maturata negli anni e si dice quindi pronta ad ottimizzare ulteriormente il servizio alla paziente, che già viene presa in carico per tutto l’arco del trattamento compresa la riabilitazione.
Nell’adozione dell’importante delibera è stata valutata la consistenza della casistica trattata dall’équipe multidisciplinare dell’Azienda USL 2, che solo nell’anno 2013 ha preso in carico 162 nuovi casi di carcinoma mammario trattati.
Già nel 2010, tra l’altro, era stata definita la composizione dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM), tra cui il gruppo di studio “Neoplasie della mammella” che ha aggiornato e applicato la procedura di presa in carico e di tutto il percorso assistenziale.
La neoplasia della mammella è quella femminile più comune a livello europeo: nei paesi occidentali colpisce una donna su 12-14 nell’arco della vita, con caratteristiche quasi epidemiche; in Toscana si registrano circa 4mila nuovi casi all’anno.
La patologia mammaria colpisce inoltre la sfera più intima della donna con evidenti drammatiche ripercussioni sulla sua vita di relazione, sulla sessualità, sulla vita familiare e sociale.
Nonostante l’alta diffusione, la mortalità del tumore alla mammella è in costante diminuzione grazie all’impegno profuso nella prevenzione, nella ricerca e nella terapia. Per fronteggiarla sempre meglio negli ultimi anni è stato ritenuto opportuno, dalla Comunità Europea, trattare questi casi in ospedali in cui sia maturata la necessaria esperienza e si sia arrivati a livelli ottimali nella diagnostica e nella terapia, grazie anche alla collaborazione fra varie specialità che devono concorrere alla ottimizzazione dello studio e della cura. Proprio sulla base dell’esperienza maturata e dell’ampia casistica, fin dal 2009 a Lucca è stato organizzato questo percorso assistenziale, che negli anni è stato ulteriormente definito ed affinato, con il coinvolgimento di ulteriori professionalità, e questo ha consentito di creare un vero e proprio team dedicato. Oggi si arriva al riconoscimento di un vero e proprio Centro di Senologia. Grazie a questo percorso una donna affetta da tale patologia è seguita costantemente dagli specialisti dell’Azienda sanitaria: si va dallo screening allo studio dei fattori di rischio, dalla diagnosi preoperatoria cito-microistologia al trattamento mininvasivo in anestesia locale (day surgery), dalla tecnica del “linfonodo sentinella” alla radioterapia intraoperatoria, dalla possibilità di ricostruzione plastica all’eventuale terapia e controllo oncologico, fino alla assistenza fisioterapica e psicologica.

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