Alluvione, incendi e crolli: 1,8 milioni di somme urgenze

Una partita di debiti fuori bilancio per somme urgenze di poco inferiore ai due milioni di euro, cui vanno aggiunti i fondi da rintracciare in vista della salvaguardia di bilancio per poco meno di 650mila euro. E’ questa la situazione che ha fatto innalzare il livello di guardia dell’assessore Enrico Cecchetti, che ha lanciato una sorta di grido d’allarme (Leggi l’articolo), a nome dell’amministrazione pubblica in quanto tale, per le difficoltà cui vengono sottoposti i Comuni per i continui tagli del governo a bilancio in corso (“In questo caso a bilancio praticamente chiuso”, chiosa l’assessore Cecchetti).
Di questa situazione si è discusso oggi in commissione dove l’assessore Cecchetti ha esposto le pratiche che saranno in discussione nei prossimi consigli comunali. Innanzitutto le somme urgenze che riguardano gli ultimi eventi alluvionali. Per quello del 14 luglio serve il riconoscimento di lavori per circa 65mila euro. Ben più “devastante”, anche per le casse comunali, l’evento del 21 e 22 luglio per cui i lavori peseranno per 1,6 milioni di euro. Altre due le somme urgenze: una riguarda l’incendio che ha interessato il magazzino delle ferrovie all’ex scalo merci (18mila euro), l’altra un crollo che si è verificato all’ex teatrino all’interno del complesso della Caserma Lorenzini dove il cedimento di una trave ha avuto ripercussione sulla stabilità delle pareti anche esterni con potenziali rischi non solo sulla strada ma anche sul fabbricato vicino. In quest’ultimo caso l’impegno richiesto è stato di circa 120mila euro. Per un totale di 1,8 milioni di euro da riconoscere nella seduta del consiglio comunale del prossimo 30 di settembre: 195mila euro di interventi saranno coperti dalla parte corrente del bilancio prelevandoli dal fondo di riserva, il resto sarà invece garantito da un mutuo, sempre che non intervengano contributi governativi o regionali per far fronte alle spese impreviste.
Di certo c’è, invece, che per ora i soldi che arrivano da Roma sono sempre di meno. E il Comune deve far fronte ad un ulteriore “buco” di trasferimenti statali di 626mila euro. “Stiamo lavorando innanzitutto – spiega Cecchetti – sulla possibilità inserita nel decreto che dispone i tagli di ricontrattare servizi e forniture per gli ultimi due mesi dell’anno e ridurli del 5 per cento. E poi dovremo provvedere, ahimè, a dei tagli in varie direzioni. Fra questi quelli certi riguardano le spese per personale che saranno ridotte di ulteriori 109mila euro”. Lunedì, comunque, si riunirà nuovamente la commissione competente che, in tempi brevi, deve approvare il testo da sottoporre alla giunta per poi portarlo in consiglio comunale. “Occorrerà variare molti numeri – dice Cecchetti spiegando le operazioni per arrivare al voto sulla salvaguardia di bilancio – quindi servono dei tempi tecnici per il lavoro degli uffici. La nostra intenzione è quella di arrivare al più presto al voto anche se sforeremo il termine perentorio del 30 settembre previsto dalla legge. Perentorio nel senso che in caso di superamento è il Prefetto a inviare un invito ad approvare la salvaguardia di bilancio entro 20 giorni dalla comunicazione. Penso che non ci arriveremo neanche perché conto di presentare il testo nei tempi al Prefetto spiegano la necessità di far slittare il voto in Consiglio di qualche giorno”.
Insomma, una soluzione complessa cui ancora una volta è chiamata l’amministrazione comunale e cui dovrà far fronte nelle prossime due settimane. Sperando che qualcuno, specialmente il governo, raccolga l’appello dell’assessore. Che è un appello comune di tante amministrazioni comunali in difficoltà.
Enrico Pace