Settecento firme per un parco pubblico alle Madonne Bianche

26 settembre 2014 | 10:38
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Settecento firme per un parco pubblico alle Madonne Bianche

Settecento firme per un parco pubblico alle Madonne Bianche. E’ questa la richiesta protocollata dagli ex componenti della Polisportiva Autogestita questa mattina (26 settembre) a Palazzo Orsetti. Lo raccontano gli stessi ragazzi: “Questa mattina – scrivono – abbiamo protocollato oltre 700 firme di residenti di Lucca e Provincia che hanno firmato la nostra petizione, ribadendo come la volontà di mantenere le Madonne Bianche pubbliche e fruibili, non sia l’interesse di una piccola minoranza. In appena sei giorni effettivi, siamo stati nelle biblioteche, nelle piazze, nelle scuole, e nei pochi luoghi di aggregazione. Abbiamo percepito una forte sensibilità alla tematica, in molti hanno ribadito la loro solidarietà e compreso le ragioni della nostra lotta, sia sul parco nello specifico sia come movimento in generale, dando forza al percorso che abbiamo intrapreso da tempo sugli spazi e la gestione del territorio e della realtà urbana. Il successo della petizione ci dimostra come, l’esigenza di ripensare la visione della città ripartendo dai bisogni sociali e dalle realtà aggregate che la compongono, non sia solo nostra ma un tema da affrontare collettivamente a cui la città si dimostra positivamente sensibile”.

“A Lucca – spiegano ancora in una lunga nota – è sentita la necessità di strutture pubbliche e libere da interessi privati dove fare sport, socialità, cultura o semplice aggregazione, quando la crisi e il sistema neoliberista impoveriscono sempre di più gli individui, le istituzioni fanno passi indietro reprimendo il dissenso e ogni forma politica autogestita; contemporaneamente cercano di delegare a privati i loro doveri. In questo contesto di crisi economica, dove il sistema neoliberista impoverisce società e individui, la privatizzazione dei diritti sociali non può essere la soluzione. Ma anzi ci appare ora sempre più chiaro che l’interesse privato non è coniugabile con il bene pubblico il rispetto di diritti da garantire universalmente. Le necessità attuali sono reali, per la mancanza reale di spazi; e ideali, per ribadire la nostra visione di città come bene comune, in contrapposizione a una mera visione capitalista. Ribadiamo come, ancora di più oggi, è impensabile che il Comune di Lucca si muova con l’ennesimo bando che privatizza e svende un bene comune, pertanto richiediamo che sia ritirato”.
“Le Madonne Bianche – è la richiesta finale – devono essere un parco pubblico, dove il Comune si fa carico delle piccole spese di manutenzione quotidiana. Il nuovo parco delle Madonne Bianche dovrà essere inoltre immediatamente aperto e reso fruibile a tutti. Attendiamo che il Comune sia muova in questa direzione, vedremo se una giunta che si dice democratica agisce seguendo ciò che esigono collettivamente una parte di cittadini, o se cercherà nuovamente di muoversi per tutelare solamente interessi privati”.