David Lynch a Lucca: “L’arte? Non è per i pessimisti”






Arriva a Lucca accolto in pompa magna da tutte le autorità locali, in una città che gli dedica, attraverso il Lucca Film Festival, una retrospettiva completa e una mostra fotografica. David Lynch, artista poliedrico statunitense, spiazza tutti e inizia a discutere di arte, della “negatività” che la uccide e che blocca il “flusso delle idee”. Ad accogliere Lynch, in S.Micheletto, sono stati il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente del Lucca Film Festival, Nicola Borrelli e il direttore della Fondazione Crl, Marcello Bertocchini. Regista, oltre che pittore, musicista e scrittore, Lynch si è messo a nudo raccontando di come le intuizioni che lo hanno accompagnato durante la sua interminabile carriera si siano tradotte in arte, intesa nelle sue molteplici declinazioni, affrontando anche il tema della meditazione trascendentale, che proprio domani sarà oggetto di un convegno internazionale nell’Auditorium di S. Micheletto.
A tal proposito Lynch ha messo in luce il fatto che l’oscurità che si crea all’interno dell’animo umano causa stress e sofferenze, soffocando il flusso di idee: “La negatività è il nemico numero uno della creatività-ha detto- non lascia spazio al pensiero”. In questo senso la meditazione è utile perchè “consente di tuffarsi all’interno del tesoro che c’è in ognuno di noi, facendone esperienza e crescendo in quelle qualità positive”. Lynch si autodefinisce un uomo felice, perché grazie a questa tecnica ha capito che la positività risiede nell’intimità dell’essere umano ed è pertanto lì che va ricercata, non al di fuori di esso. “Da quarantuno anni a questa parte medito tutti i giorni e non me ne sono mai pentito”, ha affermato.
Da questa esperienza a Lucca non esclude di poter trarre spunto per progetti futuri, apprezzando in particolar modo l’architettura e il patrimonio naturale della città. “La campagna qui intorno mi è di ispirazione, vorrei che alberi così maestosi potessero crescere anche a Los Angeles – ha ironizzato -. Inoltre adoro l’architettura e la lavorazione artigianale che si trova a Lucca, persino nella mia stanza di hotel. La qualità delle strutture è davvero unica, gli edifici lucchesi sono dei veri tesori: i palazzi moderni purtroppo non scatenano la stessa sensazione”.
Il sindaco Tambellini, che nei giorni scorsi ha avuto modo di visitare la mostra Lost Visions, all’Archivio di Stato, non ha potuto fare a meno di notare “un turbamento nelle sue opere litografiche, anzichè elementi di serenità”, circostanza che lo ha portato a chiedersi il perchè di questo contrasto fra il suo stato d’animo così positivo e l’agitazione che si riscontra nelle sue opere. “Questa apparente sovrapposizione dissociata di pensieri vuole essere una tecnica di esorcizzazione della sofferenza oppure è indipendente da ciò che sente?”, ha chiesto il sindaco. Nel chiarire questa perplessità Lynch ha posto l’accento sul fatto che ad ispirarlo è il panorama circostante, che in questo momento non è così roseo: “Mi innamoro di certe idee e provo felicità nello sperimentarle-ha spiegato- tuttavia si tratta di idee che provengono dal mondo esterno, che molto spesso risulta appesantito dai problemi e dalle difficoltà”.
Domani alle 17,30, nell’Auditorium Vincenzo da Massa Carrara, all’interno del complesso di S. Micheletto, Lynch interverrà con la Meditazione trascendetale: la coscienza nella salute, nell’economia e nell’arte, mentre alle 21 l’appuntamento è alla Chiesa di S.Francesco, con il concerto Last songs, una selezione di musiche dei film di Lynch curata dal Conservatorio musicale Boccherini. Dato che i posti sono già esauriti sarò installato uno schermo in Piazza S.Francesco per consentire una più ampia fruizione dello spettacolo.
La prima giornata del film festival, lunedì (29 settembre), inizierà presso la Chiesa di San Francesco, alle 11, con una lezione/conversazione di cinema tenuta da Lynch. Modererà Nicola Borrelli, presidente del Festival, e Alessandro Romanini, curatore della mostra dedicata al regista americano. Nell’occasione sarà anche presentato il progetto Lucca Virtual Film Festival, in cui un gruppo di studenti, selezionati dal Ministero della scuola, ha creato delle “versioni virtuali” di alcuni ambienti di Lucca. Dalla Chiesa di San Franceschetto, a piazza Anfiteatro, ai sotterranei del baluardo San Colombano delle Mura di Lucca e molti altri spazi, all’interno dei quali è stato costruito un percorso multimediale interattivo con i videoclip musicali diretti da Lynch. Il progetto speciale è stato realizzato dal Lucca Film Festival insieme alla divisione edMondo del Ministero della Scuola della Ricerca e dell’Universita – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. Alle 21 Lynch riceverà il premio alla carriera al cinema Moderno. Introdurrà la serata il professore Roy Menarini. A seguire Lynch presenterà tre cortometraggi, restaurati in anteprima mondiale, Absurda (Scissors); The Alphabet e Six Figures Getting Sick (Six Times) e il film cult Mulholland Drive (Stati Uniti/Francia del 2001).
La prima giornata del film festival inizia al cinema Centrale alle 15 con la proiezione, sempre a cura del Prof.Menarini di Velluto blu (Blue Velvet) di David Lynch (del 1986). Alle 17 si terrà la proiezione di Zardoz di John Boorman (Regno Unito del 1974) e alle 19.00 inizia la sezione Da Mtv a YouTube: il videoclip nel nuovo millennio, selezione tematica di video musicali.
All’auditorium San Micheletto (proiezioni a ingresso libero), la prima giornata del festival è dedicata interamente a Lynch: alle 17,15 la proiezione di The Elephant Man (del 1980) e alle 19.15 i cortometraggi di DumbLand (del 2002); The Amputee (del 1974) e Lumière: Premonitions Following an Evil Deed (del 1995).
Durante il festival si potrà visitare la mostra David Lynch. Lost Visions. L’indiscresto fascino dello sguardo a Lucca fino al 9 novembre presso l’Archivio di Stato di Lucca in via Macelli 155, (da martedi a domenica negli orari 10-13; 16-20) a ingresso libero.
Jasmine Cinquini
FOTO – David Lynch a Lucca