Sesti ancora all’attacco sul monumento a Piazzolla: “In futuro si facciano concorsi di idee”

28 settembre 2014 | 19:19
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Sesti ancora all’attacco sul monumento a Piazzolla: “In futuro si facciano concorsi di idee”

Un concorso di idee per ogni monumento che si intenda collocare in una piazza o in una strada e la commissione ad un artista, con specificato il periodo di permanenza. E’ quello che propone il vignettista ed ex membro del cda del Teatro del Giglio Alessandro Sesti agli enti locali. “Dei diamanti – sottolinea – si dice che sono per sempre. Il loro splendore, la loro purezza, il loro fascino, il loro valore mai declinante, la loro raffinatezza esaltata dalla storica maestria di mani delicate, sicure, preziose come diamanti. Qui la mano dell’uomo è rivolta ad assecondare ed esaltare la bellezza naturale della materia. Il problema nasce quando l’uomo o la donna si ostinano, viceversa, a strumentalizzare la materia per visualizzare certe proprie allucinazioni pretendendo di imporle alla visione altrui barattandole per opere d’arte. Quello che ci è stato proposto per il monumento a Piazzola mette in evidenza la precarietà del senso estetico di chi presiede alle scelte di portata storica come la collocazione di un monumento, in quanto, proprio perché monumento, si immagina per sempre come i diamanti”.


“Ma diamanti – aggiunge polemicamente – non lo sono quasi mai, perlomeno a Lucca e oltre. Ecco che allora mi permetto di esporre una mia idea in ordine alla gestione dei futuri monumenti che potranno sorgere a Lucca: Ovviamente è all’amministrazione pubblica, comune, provincia, istituzioni, che spetta di decidere
la destinazione di un luogo, sia esso una piazza una via, con il nome, o la celebrazione di un fatto storico, politico, sociale, ed altro. Ove però si decida di dedicare un monumento o un ‘opera celebrativa con una valenza artistica, ciò vada fatto attraverso o un concorso di idee, od anche con un affidamento diretto ad un artista di sperimentato valore, oppure un giovane artista, ma con una particolare clausola che stabilisca il periodo di tempo per la permanenza dell’opera nel luogo deputato ad accoglierla. Questa particolare modalità consentirebbe una lettura del fatto o personaggio, sempre in relazione al proprio tempo ravvivando non solo quello spazio urbano o extraurbano, ma anche la memoria di chi o di cosa si è voluto celebrare. C’è anche un altro aspetto interessante che è quello che riguarda la scelta dei materiali che potrebbero spaziare tra moltissime tecniche uscendo dalla retorica dei soliti marmi, graniti, bronzi, ecc. Opere concepite anche con criteri di economicità e di flessibilità ambientale destinate ad arricchire successivamente la collezione di un museo o altro luogo. Pensate ai più recenti ’monumenti’ che si sono realizzati a Lucca e nella piana. Sono secondo voi meritevoli di essere considerati come i diamanti per sempre?”.