Assi viari, Ambiente e Futuro ribadisce no a piano stralcio

Priorità all’asse nord sud e niente piano stralcio per l’avvio dei lavori sulla nuova viabilità in provincia. La posizione netta, anche all’ultimo atto dell’inchiesta pubblica sugli assi viari, del sindaco di Capannori, trova il plauso di Ambiente e Futuro. “Bene ha fatto il sindaco di Capannori Menesini – si legge in una nota – a far “scoppiare” il problema legato al Piano Stralcio di realizzazione degli assi viari messo a punto dall’Anas e attualmente in fase di valutazione d’impatto ambientale da parte della Provincia di Lucca. Se il progetto complessivo degli assi viari si presenta come un intervento a forte impatto sociale e ambientale (come abbiamo sempre detto) poiché costituisce un’altra grande colata di cemento in una piana già largamente intasata e porta alla divisione netta di territori che oggi costituiscono una realtà unica (sia nella zona nord tra Lucca e Capannori che nel centro del territorio capannorese), la proposta di piano stralcio elaborata nel progetto preliminare dell’Anas che comprenderebbe i soli assi Nord-Sud fino ad Antraccoli e poi i collegamenti con il casello del Frizzone, tramite la via Chelini, e con il nuovo ospedale S. Luca, attraverso il contesto fortemente edificato di Antraccoli, rappresenta un enorme rischio per il comune di Capannori poiché indirizza una grandissima parte del traffico leggero e pesante verso il centro del territorio comunale dividendolo, di fatto, in due”.
“Si tratta, secondo le previsioni di Anas – prosegue Ambiente e Futuro – di un totale di 14.951 veicoli che verrebbero a transitare per la via Chelini di cui ben 1.454 mezzi pesanti ogni giorno. E’ tutto l’ingorgo e l’inquinamento verrebbe indirizzato in una zona già a forte inquinamento dell’aria (ricordate le ordinanze di spegnimento dei caminetti?). Ad oggi, anche dal punto di vista finanziario, non vi è alcuna garanzia che la realizzazione eventuale di questo primo intervento sarebbe seguita dalla successiva realizzazione dell’asse che collegherebbe con il nuovo casello di Lucca (sono stati reperiti per questo primo intervento 61 milioni di euro a livello nazionale, quale possibilità ci sarebbe di trovarne altri 210 circa?) Ma l’inchiesta pubblica che la Provincia di Lucca sta svolgendo nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale sta facendo emergere l’assurdità complessiva di questo intervento! Si parla di previsioni di aumento del traffico privato sia di persone che di merci di oltre il 5 per cento a breve e di oltre il 20 per cento nell’arco di 15 anni, mentre non si tiene per niente conto della ormai imminente apertura dello scalo merci ferroviario del Frizzone. Scenari di questo genere sono del tutto al di fuori di una seria politica per la mobilità che dovrebbe puntare alla riduzione del traffico privato di merci e persone. Perché non puntare invece fortemente sul raddoppio promesso della ferrovia Lucca-Firenze e su un miglior utilizzo di quella per la Garfagnana anche per il trasporto delle merci?”.
Per discutere di questi temi Ambiente e Futuro invita tutti i cittadini a far sentire la propria voce “contro l’assurdità – si legge nella convocazione – del progetto degli assi viari nelle prossime due assemblee dell’inchiesta pubblica che si terranno venerdì (3 ottobre) a San Cassiano alle 20 (al teatro parrocchiale) e sabato 4 ottobre dalle 15 alla scuola elementare di Antraccoli.