Piano paesaggistico, alla Regione le osservazioni del Comune di Lucca

29 settembre 2014 | 16:09
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Piano paesaggistico, alla Regione le osservazioni del Comune di Lucca

Il Comune di Lucca ha inviato oggi alla Regione Toscana le osservazioni al Piano Paesaggistico riconoscendolo come un atto coraggioso e un buon lavoro di studio e di ricerca delle trasformazioni del territorio avvenute negli ultimi decenni. L’amministrazione ne rileva però alcuni punti critici: la proposta di Piano, ponendo la conservazione e la tutela come principali obiettivi strategici, rischia di ingessare il paesaggio negandone di fatto la vitalità e la capacità di esprimere le vocazioni delle comunità insediate. Si rileva quindi come il piano costituisca, nella sua parte propositiva, uno strumento di vincolo ostativo che manca di indicare una chiara linea di sviluppo.

Secondo l’amministrazione Tambellini è necessario che il piano paesaggistico abbia un valore strategico di più ampio respiro perché la difesa e la bellezza del paesaggio toscano sono sì veicolo di opportunità economiche, ma non  esauriscono le domande di chi questo territorio lo abita oggi e in questo particolare momento storico di crisi strutturale. Non solo: l’amministrazione auspica anche un aumento del livello della semplificazione nella gestione dei processi burocratici.
Tra le osservazioni il fatto che il piano è stato redatto senza un reale e costante confronto con gli enti locali (province e comuni), per i quali è quindi risultato un documento calato dall’alto che ha impedito la maturazione della consapevolezza dell’impatto che avrebbe avuto. Il mancato confronto con gli enti locali ha fatto emergere numerose incongruenze tra quanto rappresentato dalle carte regionali e quanto riportato nei quadri conoscitivi degli strumenti urbanistici dello stesso Comune di Lucca, approvati e in corso di redazione.
L’amministrazione inoltre evidenzia come il Piano produrrà ulteriore aggravio di lavoro e oneri procedurali a carico delle strutture amministrative e potenziali conflitti di competenze. Un gravoso impegno che ricadrà soprattutto sui Comuni che già soffrono di una situazione assolutamente critica sia in termini di risorse umane, che di risorse economiche. L’amministrazione evidenzia inoltre come la richiamata semplificazione è solo apparente: in realtà le procedure sono appesantite dalla previsione di una fase di verifica, sia degli strumenti di pianificazione e atti di governo del territorio sia dei piani attuativi, con la convocazione di un’apposita conferenza dei servizi tra Regione e Ministero, dove il Comune partecipa senza diritto di voto. Su questo tema l’amministrazione rileva contrasti con la vigente legge regionale in materia di governo del territorio.
L’amministrazione evidenzia poi come il Piano neghi la distinzione tra governo del territorio e paesaggio, intendendo conformare le attività dell’uomo sul territorio attraverso l’unica lente della tutela paesaggistica che, secondo il Comune di Lucca, dovrebbe invece assicurare la compatibilità paesaggistica delle trasformazioni consentite e attuabili secondo gli strumenti urbanistici vigenti.
Per tutte queste ragioni l’amministrazione ha inviato insieme alle osservazioni di carattere generale anche vari emendamenti specifici ai diversi articoli del piano paesaggistico.