Pochi spazi per la musica, allarme delle band del territorio

30 settembre 2014 | 16:53
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Pochi spazi per la musica, allarme delle band del territorio

Pochi spazi per suonare e per esibirsi in città. Un problema annoso e aggravato negli ultimi tempi dall’inutilizzabilità (almeno per tirarci su qualche euro) di alcune strutture come il Foro Boario e dal previsto trasloco del Civico 138 di Viale Europa a Capannori. A far tornare di attualità la questione è l’associazione Proposta Attiva, che dal 2008 agisce su Lucca per organizzare eventi musicali “in ogni luogo fisico – dicono i giovani – che ci permetta di creare cultura e una situazione ludico-ricreativa”.
L’accusa è di quelle chiare e circostanziate. Se si va avanti così, senza un impegno per migliorare la situazione, molti giovani appassionati di musica si dovranno dirigere altrove, soprattutto fuori provincia, se non proprio decidere di smettere del tutto. “Ci siamo accorti – dicono da Proposta Attiva – che nel corso degli anni è diventato sempre più difficile ottenere l’affitto dei locali sia pubblici che privati. Da una parte la colpa va data a chi, affittando quelle stesse stanze dove noi avevamo una programmazione di eventi, non ha rispettato la struttura fisica deturpandola in svariate modalità, con una conseguente diffidenza da parte dell’amministrazione pubblica e di privati a concedere i propri spazi, nuovamente, per questo genere di attività. Dall’altra parte l’amministrazione pubblica si è completamente dimenticata, a nostro avviso, sia delle promesse fatte in campagna elettorale (cioè un tavolo cultura, che doveva continuare a programmare attività culturali, eccetera), sia del fatto che a Lucca esistono una miriade di realtà (band, locali, associazioni teatrali, associazioni nel settore cinema, eccetera) che hanno qualcosa di importante da comunicare, esprimendo al massimo tutta l’arte che produce la loro attività, costantemente scoraggiata dalla mancanza di spazi, situazioni in cui è possibile esprimersi, burocrazie troppo complicate. Tutto questo è una perdita immensa per Lucca, sia in termini di immagine dell’amministrazione comunale, sia in termini comunicative nei confronti delle altre province limitrofe che offrono invece molteplici opportunità di espressione”.

L’associazione entra nel dettaglio e fa nomi e cognomi delle situazioni in bilico o comunque difficoltose. “Di locali dove poter far musica dal vivo e organizzare situazioni culturali – dicono – ne sono rimasti un paio o tre ed hanno le mani abbastanza legate dalle nuove ordinanze comunali sull’impatto acustico e sull’orario di chiusura, di posti da affittare non ne sono rimasti. Ad esempio, al Foro Boario, prima era possibile, con i richiesti permessi, recuperare i 3-400 euro di spese obbligatorie, con la somministrazione di bevande, ora non è più possibile, con una conseguente assenza di eventi per giovani da ormai parecchi mesi. Perché non si fanno più eventi? Perchè storicamente il Foro Boario è un posto in cui le persone entrano senza biglietto di ingresso, perché le attività culturali che vengono organizzate dai giovani all’interno sono create per coinvolgere il più alto numero di persone possibile, ma se gli organizzatori non possono, anche per ragioni strategico-commerciali, ne mettere un biglietto di ingresso, né somministrare bevande, come è possibile riprendere le spese dell’intera serata? E’ impossibile.
Un altro esempio: Il Civico 138 sul Viale Europa a Marlia. Sta chiudendo. Dopo un periodo attivo ricco di eventi culturali, più che altro concerti dal vivo, voci molto attendibili ci dicono che sta per chiudere. Anche lì i costi di affitto erano abbordabili e la possibilità di recuperare le spese c’erano, ma anche questa possibilità, sfuma dalle nostre mani”.
“Non parliamo poi – concludono da Proposta Attiva – dei capannoni o delle stanze in affitto dai privati della provincia; non bastano 1.000/1.500 euro per una sera, senza nessuna attrezzatura all’interno, né un palco, né un mobile da bar per servire le bevande. Se un associazione culturale fatta da giovani, come la nostra, vuole organizzare eventi, cosa deve fare, a chi deve rivolgersi? Ringraziamo almeno il lavoro culturale che stanno portando avanti i vari locali quali il Seed, l’Ottavo Nano, il Pnc, ma non basta, c’è bisogno di far esprimere i giovani e i meno giovani”.
A testimoniare tutta questa situazione una vera e propria ricerca fatta da Proposta Attiva con interviste alle band e alle associazioni presenti sulla provincia. “Il panorama musicale emergente della nostra città? Bella domanda – dicono i Travellers’ Tales – Allora, le band ci sono, e ce ne sono molte anche valide parlando a livello delle tre città in cui viviamo (Lucca, Livorno, Pisa). Il problema è che ci sono troppi pochi spazi dove poter suonare e troppe regole impartite dalla legge italiana per i locali e per i musicisti da rispettare”. “Purtroppo nel nostro paese e in particolare nella nostra cittá – affermano i Panic Room – per la musica che facciamo, non ci sono molte possibilitá. Non c’è supporto fra le band e da parte e dei gestori dei locali. Speriamo vivamente che cambi qualcosa”. “Purtroppo a Lucca la vediamo davvero male – diicono i Backfire – Crediamo che purtroppo non ci suoneremo per molto tempo. Ci sono troppe scuole di musica e troppi pochi locali in cui suonare e quei pochi che ci sono fanno suonare sempre i soliti. La nostra è una splendida città con tantissime band valide, ma purtroppo non tutte riescono ad esibirsi”. “Un tempo Lucca – dicono i Welcome Aliens – era piena di posti dove esibirsi portando la propria musica. Era facile. Con il passare degli anni la scena si è ristretta, fino a diventare invisibile e per niente agevolante per ragazzi come noi che hanno bisogno di suonare e di dire la propria sopra un palco. La nostra città è piena di band emergenti che valgono, ma gli spazi non ci sono più e le possibilità sono ridotte a zero. La cosa migliore è girare, viaggiare tanto e suonare ovunque, tranne che nella propria zona”. Della stessa posizione anche i Maneggiare con cura: “A nostro avviso, nella nostra città, c’è un buon panorama emergente. Basterebbe dargli la possibiltà di farsi sentire”. “Lucca è una città morta – aggiungono i Daily Cabio – anti-culturale e che non ascolta i bisogni delle persone piu giovani e non solo. Non esistono più spazi dove poter suonare e dove poter incoraggiare la musica emergente, sono rimasti solo alcuni pub o locali che si sbattono per continuare a fare musica e il Comune li tartassa sempre di piu con ordinanze assurde. Basta uscire da questa città chiusa per accorgersi come sia diverso, siamo appena tornati dal tour in sud italia e la situazione musicale ìi è incredibile, sopratutto in Sicilia. In città come Siracusa, Catania, Marsala e Palermo l’aria che si respira è totalmente diversa. La musica e la cultura sono presenti in ogni angolo della città”.

La scheda dell’associazione Proposta Attiva
L’associazione culturale Proposta Attiva è stata fondata nell’agosto del 2014, da un gruppo di giovani cittadini di Capannori già attivi dal 2008 nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, nel tentativo di dar vita ad un valido organismo di sollecitazione e dinamismo culturali. Gli scopi che l’associazione intendono perseguire sono la salvaguardia e la preservazione del patrimonio storico, artistico ed ambientale; la promozione di manifestazioni culturali e ricreative (studi, pubblicazioni, ricerche, convegni, concerti, mostre, premi, concorsi, rappresentazioni teatrali); la ripresa, il mantenimento e la promozione di forme e aspetti tipici della tradizione culturale locale e l’individuazione, lo sviluppo e la promozione delle potenzialità che favoriscano quegli scambi, quei contatti e quei rapporti fra persone che siano momenti di elevazione sociale, civile e culturale anche finalizzati ad un migliore sviluppo turistico.
“Basterebbe osservare il contenuto delle nostre attività  chiudono da Proposta Attia – e programmazioni prima della costituzione, per desumere il tipo di impegno, il livello qualitativo e le potenzialità di impatto che ogni iniziativa realizzata può aver avuto. Con tutto ciò, l’associazione potrebbe diventare un riferimento molto importante per tutto il territorio di Capannori ed è alla continua ricerca di persone motivate dall’entusiasmo di creare, organizzare e condividere”. Oltre che di spazi dove esplicitare la propria attività.