Variante Cardella in stallo: “Dati urbanistici sbagliati”

30 settembre 2014 | 14:44
Share0
Variante Cardella in stallo: “Dati urbanistici sbagliati”

E’ stata rimandata di alcune settimane la pratica relativa alla Variante Cardella, che avrebbe dovuto essere discussa questa sera (30 settembre) dal consiglio comunale. La decisione è stata assunta dall’amministrazione in quanto a seguito di alcune problematiche emerse nell’ultima commissione urbanistica in merito alla identificazione delle funzioni e relativa quantificazione riportate in alcune tabelle del regolamento urbanistico vigente, ha ritenuto necessario procedere con ulteriori approfondimenti e verifiche. L’azienda, in virtù del ricorso vinto al Tar, chiede infatti la possibilità di un ampliamento ma secondo alcuni emendamenti presentati dal consigliere di Governare Lucca, Piero Angelini, l’operazione così come concepita dall’amministrazione espone a rischi in quanto basata su dati sulle superfici edificatorie residue per i servizi nell’Utoe 4 ritenuti non corretti.

“In seguito al dibattito che si è sviluppato in commissione urbanistica – dichiara l’assessore Serena Mammini– abbiamo ritenuto corretto e funzionale, anche in vista della elaborazione dei nuovi strumenti urbanistici, procedere con una ulteriore istruttoria per fare ordine e chiarezza in una materia che del resto sconta una pesante eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni”. Il motivo del rinvio, come si è spiegato, sono le osservazioni presentate dal consigliere comunale di Governare Lucca, Piero Angelini che ha fatto notare come, nell’area urbanistica per cui si vuole approntare la variante, siano stati esauriti i volumi per nuovi servizi e funzioni. Un appunto di non poco conto che ha consigliato anche agli uffici ulteriori verifiche. La questione in serata, dopo la commissione urbanistica di oggi, è stata sollevata dal consigliere comunale di Liberi e Responsabili, Pietro Fazzi. “Questa variante – ha detto il sindaco – si rende necessaria dopo il ricorso vinto dalle Cartiere Cardella. Ho personalmente osservato quanto è stato dibattuto in commissione urbanistica. Riteniamo di dover far bene le cose, anche se è molto complicato. Riteniamo di dover cercare di mettere ordine in una materia che ordinata non è più. Sono necessari nuovi strumenti urbanistici. Quanto è stato fatto con la variante del 2012 ha sistemato temporaneamente una situazione molto complessa. Prendo atto delle osservazioni di Angelini e chiedo il rinvio della pratica per una definizione più precisa di ciò che approveremo in consiglio”. Piero Angelini prende la parola e chiarisce: “Apprezzo la richiesta di rinvio – dice -, visto che non c’è nessuna urgenza di decidere. Nell’area urbanistica in esame, le funzioni residue sono pari a zero. Le quantità residue edificabili nella zona vanno riviste – aggiunge -: ho rilevato che nella precedente pratica varata dalla ex amministrazione c’era un errore. Oggi durante la commissione urbanistica ha valutato di aspettare e valutare meglio la questione. Penso e credo che sia opportuno rivedere meglio il problema e avere una riflessione maggiore. Si tratta di fare una verifica tecnica delle quantità edilizie residue per i servizi”. In sostanza, con la variante, verrebbe cambiata la destinazione del terreno, cui è nuovamente conferita destinazione produttiva, consentendo un intervento diretto sullo stesso non accompagnato, tuttavia, dalla capacità edificatoria. La sentenza del Tar, infatti, che è stata depositata quasi un anno fa, il 10 settembre del 2013, aveva sostanzialmente dichiarato illegittimo il modo in cui erano state ricavate le volumetrie residue nell’Utoe 4, fatte senza riferimento al piano strutturale. Un calcolo che avrebbe poi di fatto impedito all’azienda di ampliare dei 5726 metri quadrati richiesi il proprio stabilimento, bloccando di fatto quella ristrutturazione aziendale che, secondo la proprietà, avrebbe dato ossigeno all’azienda in difficoltà.
Il consigliere Fazzi ha chiesto chiarimenti in consiglio comunale e ha messo nel mirino l’assenza degli emendamenti proposti dal consigliere Angelini tra gli allegati della delibera. Anche il presidente del gruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, ha rincarato la dose: “E’ necessaria che la giunta chiarisca – dice -, è doveroso presentare a tutto il consiglio gli emendamenti”. Alla fine, è giunto il via libera dal consiglio comunale al rinvio.