
Valorizzazione dei beni culturali, promozione dello sviluppo territoriale e del turismo e nuove tecnologie: sono questi i principali temi affrontati da Lubec 2014, la rassegna culturale che da dieci anni si pone l’obiettivo di promuovere il patrimonio artistico e ambientale della Provincia. Il 9 e 10 ottobre Lucca ospiterà ben 20 appuntamenti, fra workshop, convegni, seminari e Focus, finalizzati alla creazione di una rete internazionale di condivisione e crescita economico-culturale.
La due giorni di eventi è stata presentata questa mattina (3 ottobre), alla Fondazione Crl, dal Presidente della Fondazione Promo Pa, Gaetano Scognamiglio e dalla vicepresidente Francesca Velani, dal sindaco Alessandro Tambellini, dall’assessore provinciale Federica Maineri, dalla rappresentante della soprintendenza, Antonia D’Aniello, dal rappresentante della Camera di Commercio, Vittorio Armani e dal vicepresidente della Fondazione Bml, Giuliano Nieri. “Le città d’arte sono belle, ma al tempo stesso fragili – è intervenuto il sindaco -, motivo per cui il loro utilizzo deve essere temperato: questa fragilità non può essere infranta da questioni economiche, sebbene sia necessario tenere in considerazione anche questo fattore. I due aspetti devono coniugarsi, trovando il giusto equilibrio”. Lubec si presenta come un vero e proprio “cantiere cultura”, punto di incontro fra il mondo delle istituzioni pubbliche e la realtà imprenditoriale, della formazione, della ricerca e del terzo settore, in grado di incanalare l’impegno e i risultati di tutti verso la valorizzazione del patrimonio artistico e la promozione del marketing turistico-territoriale. “Beni culturali, tecnologia e turismo: tre temi che contribuiscono a valorizzare un patrimonio culturale ricchissimo di eventi e capolavori – ha affermato Federica Maineri – il valore aggiunto delle nostre bellezze è la capillarità sul territorio, per cui anche le opere di minor richiamo riescono a guadagnare attenzione. Le nuove tecnologie – ha aggiunto – possono servire come strumento di difesa e di fruizione del patrimonio. Tutto ciò dovrebbe incentivare i giovani ad investire su sè stessi, sul futuro e sul territorio”. La decima edizione di Lubec si aprirà giovedì 9 ottobre alle 9,30, al Real Collegio con una sessione plenaria che si articolerà su tre focus, incentrati sul tema Cultura: Piattaforma per l’innovazione. Il primo, che avrà inizio alle 10, sarà dedicato a Quando la cultura crea occupazione, il secondo, alle 10,40, a Cultura e turismo: come cambia il rapporto pubblico privato con la legge Artbonus e turismo, mentre il terzo, alle 11,30, avrà ad oggetto Innovazione e Ict per una nuova geografia della cultura. Fra gli appuntamenti salienti di quest’anno si colloca la maratona di progetti per i musei e i territori culturali nell’era digitale, dal titolo Creathon e i 40 anni del Mibact, che si terrà il 9 ottobre, sempre al Real Collegio, alle 14,30. A seguire, alle 15,30 la sessione I touch, you chat, we make…: esperienza dalla techno-valorizzazione per la divulgazione turistico-culturale. Venerdì 10 ottobre, alle 9,30, si terrà, invece, il convegno Le città cintate al tempo delle smart city: modelli, proposte e strumenti per lo sviluppo sostenibile. In contemporanea avrà luogo il convegno Via Francigena: servizi e prodotti per il pellegrino nel XXI secolo. A margine dei convegni sarà predisposta un’area espositiva delle soluzioni Ict applicate alla valorizzazione dei beni culturali e al marketing territoriale. Inoltre sarà allestito uno spazio gestito dall’Istituto di credito sportivo, per incontri di approfondimento sulle opportunità di finanziamento per il recupero dei beni culturali pubblici come privati. “Questa edizione contribuisce a consolidare il ruolo internazionale svolto dalla manifestazione – ha detto Vittorio Armani – la Camera di Commercio continua a sostenere l’evento con grande convinzione, sebbene la decisione del governo Renzi di ridimensionare il sistema delle Camere, mediante un taglio di 3 milioni di euro ai contributi delle stesse (a fronte di una spesa media di 2,5 milioni), limiti di fatto la capacità di intervento dell’ente, fino ad azzerarla. Iniziative come questa meriterebbero uno sforzo finanziario ben maggiore, perché a chi dice che con la cultura non si mangia io rispondo che la cultura può dare da mangiare, favorendo la crescita”. Ulteriore iniziativa da segnalare è l’angolo Europa, dove “i soggetti hanno la possibilità di confrontarsi e dare vita a partenariati per partecipare alle gare europee – come ha spiegato Scognamiglio -. L’intento di questa edizione, infatti, è anche la sensibilizzazione verso i finanziamenti europei, che in un quadro di riduzioni delle finanze pubbliche rappresentano l’unica alternativa per investire sulla cultura”. Soddisfatta del lavoro svolto in questi dieci anni, colei che rappresenta l’anima di Lubec, Francesca Velani: “Finalmente Lubec è diventato un punto di riferimento per tutti quelli che operano su questa filiera-ha detto- l’obiettivo è sempre stato quello di mettere in circolo persone ed idee, creando l’occasione per mettere in moto una nuova progettualità e aumentare le competenze specifiche. Durante l’ultimo hanno abbiamo lavorato su molte imprese che porteranno innovazioni importanti sul versante della fruizione dei beni culturali”.
Jasmine Cinquini