M5S: “Puccini, sindaco smentisca accuse o lasci”

“Le domande che Andrea Colombini ha rivolto al sindaco non possono essere liquidate con un semplice ‘non rispondo’ da parte del primo cittadino”. Così la portavoce del Movimento 5 Stelle di Lucca Daniela Rosellini interviene dopo lo scambio di accuse tra il numero uno del Festival Puccini e la sua Lucca in merito al taglio del contributo per l’associazione e sulla gestione della Fondazione Puccini, al centro dell’attenzione dopo le dimissioni della direttrice Biagi Ravenni. Il sindaco, nel replicare a Colombini, non ha voluto rispondere ma lo ha ammonito dal fare intimidazioni. Secondo la Rosellini invece le domande fatte da Colombini (Leggi) “pongono – dice – dubbi e sospetti molto circostanziati e gravi sull’operato di alcuni settori comunali e sulla gestione della Fondazione Puccini che necessitano di essere immediatamente chiariti. Non ci interessa entrare nella diatriba fra Colombini e Tambellini, ma non possiamo restare indifferenti alle accuse lanciate attraverso i media; si insinuano dubbi sulla gestione del denaro pubblico e sulla correttezza degli atti amministrativi che non possono essere ignorati”.

“Per quanto riguarda le sponsorizzazioni – aggiunge Rosellini -, ci eravamo già attivati con una interrogazione protocollata lo scorso 24 settembre con la quale chiediamo chiarimenti sui contributi erogati dal Gruppo Gesam per finanziare iniziative sul territorio e di cui attendiamo una risposta in tempi rapidi. Le affermazioni di Colombini, però, vanno ben oltre le accuse di scarsa chiarezza sui criteri adottati per sponsorizzazioni e agevolazioni ad eventi culturali e musicali – prosegue Rosellini -; si ipotizzano situazioni di danno erariale, di illeciti spostamenti di fondi, di spreco di risorse pubbliche. Il sindaco può rifiutarsi di rispondere a Colombini, ma difficilmente lo potrà fare di fronte al Consiglio Comunale. Se le accuse mosse sono infondate, ha tutto il diritto di difendere la propria persona nelle sedi opportune; se, invece, dovessero corrispondere al vero, le dimissioni sarebbero un atto dovuto”.