Pastificio Mennucci, conferenza servizi per ampliamento

Il consiglio comunale ha dato già un primo via libera. Ora servirà l’ok, decisivo, della conferenza dei servizi che è stata convocata il prossimo 14 ottobre. L’operazione è quella proposta dal Pastificio Mennucci, che non ha alcuna intenzione di smantellare l’impianto di Lucca e anzi chiede di poter procedere all’ampliamento collegando i due capannoni che in questo momento sono divisi da via Balestrieri (Leggi). Se l’operazione andrà in porto, l’azienda annuncia la volontà di assumere 20 nuovi dipendenti, che andrebbero ad aggiungersi agli attuali 116. In cambio, come ormai è noto, l’azienda che da oltre un anno è controllata, all’80% da una società australiana che ha uno stabilimento anche a Verona, si impegna a costruire a sue spese la nuova strada, che sorgerà lungo la ferrovia per circa 400 metri. Adesso serve però una variante urbanistica per rendere possibile il progetto ed è per questo che dopo il sì del Consiglio comunale alla permuta dei terreni (Leggi), è stata convocata la conferenza dei servizi. Con il semaforo verde, la pratica tornerà in consiglio comunale chiamato ad approvare lo strumento urbanistico, necessario a prevedere lo spostamento della strada e l’ampliamento del pastificio.
La proposta era stata portata all’attenzione della commissione attività produttive di Palazzo Santini, su iniziativa del presidente del gruppo consiliare di Forza Italia Martinelli che si è fatto promotore anche di un confronto fra gli amministratori e la proprietà. La richiesta era stata avanzata dall’azienda ben quattro anni fa, ma era rimasta finora nei cassetti. Stando alla relazione presentata da Lorenzo Mennucci, che possiede il 20% del Pastificio, se sarà eliminata la strada l’azienda potrà specializzarsi nella lavorazione di prodotti salutistici e gluten free, con minori costi e soprattutto senza dover ridimensionare il personale. In caso contrario, e viene sottolineato nella richiesta presentata all’amministrazione, l’azienda potrebbe essere costretta a ridimensionare l’organico.