Fond.Puccini, si punta a ritiro dimissioni Biagi Ravenni

10 ottobre 2014 | 19:41
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Fond.Puccini, si punta a ritiro dimissioni Biagi Ravenni

Si è riunito nel tardo pomeriggio di oggi (10 ottobre) il consiglio di amministrazione della Fondazione Giacomo Puccini che era chiamato a sostuire alla guida dell’ente la professoressa Gabriella Biagi Ravenni, dimissionaria dopo una lunga serie di polemiche che l’hanno riguardata direttamente (Leggi l’articolo). Ma la decisione è stata rinviata, visto che il cda ha deciso di prendersi il tempo necessario per la sostituzione, sconfessando in parte quanto dichiarato dal sindaco che aveva proposto una nomina ad interim già dalla riunione di oggi.
Dopo la sostituzione del consigliere Arturo Lattanzi (dimissionario dal luglio scorso) con il professore Maido Castiglioni in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il cda ha preso in esame proprio le dimissioni della direttrice. “Il consiglio di amministrazione – si legge nella nota ufficiale – nel prendere atto delle dimissioni della professoresa Ravenni, la ringrazia sentitamente del lavoro sin qui svolto all’interno della fondazione stessa. La Fondazione deve molto alla sua passione e alla sua costante attività. Il cda auspica che il lavoro scientifico della professoressa Ravenni continui nel Centro Studi Giacomo Puccini e quindi come supporto scientifico alla Fondazione stessa e ritiene di dover valutare tutte le possibilità utili a superare l’arco di tempo necessario a mettere a punto le decisioni per la scelta di un nuovo direttore nei termini stabiliti”. Un estremo tentativo, insomma, di far ritirare le dimissioni alla (per ora) ex direttrice, sperando che si stemperino le polemiche intorno al suo nome. Un po’ quello, insomma, che aveva affermato il consigliere Pietro Fazzi nel suo incontro di ieri con la stampa (Leggi l’articolo).

Il mese pucciniano
Altro punto affrontato nel corso della riunione è stato quello relativo al programma del Mese Pucciniano, che si svolgerà a Lucca dal 28 novembre al 22 dicembre (il maestro nacque a Lucca il 22 dicembre 1858 e morì a Bruxelles il 29 novembre 1924) e che vedrà gli eventi clou della rassegna nei giorni del 28, 29 e 30 novembre. “Per la prima volta, dopo il 150esimo anniversario della nascita, la città si dà degli appuntamenti – ha dichiarato il presidente della Fondazione Tambellini – che riguardano attività legate al Maestro in modo approfondito e specifico. Questo si pone come premessa per una continuità che dal nostro punto di vista dovrà caratterizzare il tempo della cultura lucchese nei mesi di novembre e dicembre negli anni a venire”.
La querelle con Puccini e la sua Lucca
A margine della riunione sono state prese in considerazione le richieste di chiarimento presentate nei giorni scorsi dal presidente dell’associazione Puccini e la sua Lucca.
A questo riguardo il cda, stigmatizzando modalità e toni di queste esternazioni, ribadisce, si legge ancora nella nota “l’assoluta chiarezza e legittimità della gestione del patrimonio e del bilancio da parte della Fondazione, così come regolata dallo Statuto (articoli 6, 7, 8). La Fondazione è un soggetto di diritto privato e come tale non ha nessun obbligo di pubblicazione di dati e bilanci, che sono regolarmente depositati presso l’autorità di vigilanza. L’attuale attivo della Fondazione deriva dalla transazione con l’Agenzia del demanio, che ha riconosciuto la Fondazione stessa come legittimo legatario dell’eredità di Livio dell’Anna (fratello della nuora di Giacomo Puccini). La Fondazione non possiede né ha mai posseduto partecipazioni azionarie, sebbene ciò gli sia consentito nell’ambito della gestione del patrimonio. Per quanto riguarda la liquidità, le risorse sono depositate regolarmente in conto corrente ed ovviamente esse risentono della gestione corrente e degli acquisti di beni culturali effettuati durante l’anno. Infine la cifra di 3milioni di euro che viene confusamente richiamata, deriva da una lettura approssimativa del passivo del bilancio, in cui le voci AIII2 e AIII5 non sono altro che la rappresentazione contabile del controvalore della villa di Viareggio e della destinazione a patrimonio di una parte delle somme incassate come arretrati di diritti d’autore, somme che la Fondazione ha voluto vincolare a patrimonio e che trovano dunque la loro contropartita nelle varie voci dell’attivo di bilancio”.