Assi viari, Ambiente e Futuro: “Confermate le nostre tesi”

12 ottobre 2014 | 07:41
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Assi viari, Ambiente e Futuro: “Confermate le nostre tesi”

Assi viari, l’inchiesta pubblica soddisfa i difensori del no al progetto. Ambiente e Futuro di Capannori, ad esempio, che valuta positivamente i risultati dei lavori del comitato dei garanti: “Da molti anni – dicono  dal movimento vicino a Rossano Ercolini, Goldman Prize per l’ambiente – avevamo chiesto assieme a molti comitati dei cittadini che si svolgesse un serio dibattito aperto alla cittadinanza e seriamente documentato sul progetto dei grandi assi viari. Finalmente, anche se molto in ritardo rispetto alle richieste avanzate, questo dibattito si è tenuto grazie alla scelta dell’amministrazione provinciale di svolgere una inchiesta pubblica nell’ambito della valutazione d’impatto ambientale su progetto preliminare di realizzazione degli assi stessi. Vogliamo comunque ringraziare il presidente della Provincia Baccelli e la giunta provinciale che hanno fatto questa scelta importante e coraggiosa, il presidente dell’inchiesta pubblica Paolo Benedetti, il segretario Adriano Scarmozzino e tutto il personale della Provincia che si è adoperato affinchè l’inchiesta pubblica avvenisse nella maniera più corretta e trasparente possibile. Ringraziamo inoltre gli esperti (dottor Bollini, professoressa Vittadini e ingegner Berdini) che hanno lavorato a rimettere insieme e dare un senso complessivo alle moltissime osservazioni avanzate durante il percorso dell’Inchiesta dai cittadini e da esperti che molto bene conoscono la realtà del nostro territorio”.

“Senza voler indulgere ad alcuna polemica – prosegue Ambiente e Futuro – vorremmo capire come i molti interventi da parte di amministrazioni locali, forze sociali ed economiche favorevoli tout court alla realizzazione degli assi viari possano essere giustificati stante l’assoluta assenza di questi soggetti durante il percorso dell’inchiesta pubblica che si è rivelato assai ricco ed approfondito. Certo, ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione pro o contro ma farebbe bene, come hanno fatto tanti cittadini e realtà della Piana, ad essere disponibili anche ad ascoltare le ragioni degli altri, altrimenti si pretende solo di aver ragione per forza. Strumentale ci sembra anche la posizione del sindaco di Lucca Tambellini che continua a schierarsi come un pasdaran per la realizzazione di questo progetto ma non si è preso la briga di confrontarsi con i cittadini nelle due assemblee di San Cassiano a Vico e Antraccoli (territorio di Lucca fino a prova contraria) per ascoltare le molte critiche dei cittadini di Lucca fatte in quelle sedi”.
“Le conclusioni dell’inchiesta pubblica del resto – dice ancora Ambiente e Futuro – così come illustrate ieri dal Presidente e dagli esperti incaricati, confermano i dubbi da noi da lungo tempo espressi sulla procedura che si sta seguendo (legge obiettivo come se l’opera fosse di valore strategico nazionale espropriando così gli enti locali da molte possibilità d’intervento a favore del potere di Anas), sull’impatto sociale e ambientale del progetto degli assi viari (a questo riguardo il parere degli esperti chiede semmai una revisione complessiva di tutto il progetto raccordandolo di più con le esigenze del territorio), sulla priorità stessa data all’Anas alla realizzazione dell’asse nord-sud e al collegamento con il Frizzone (rispetto alla possibile realizzazione invece di un collegamento Est-Ovest tra Altopascio e il casello di Lucca Est che potrebbe essere realizzato appoggiandosi alla già esistente direttrice autostradale). Va da sé, poi, che la realizzazione “a stralcio” proposta da Anas del solo tratto nord-sud più il collegamento al Frizzone e alla zona dell’ospedale avrebbe, secondo tutti, un effetto assolutamente devastante sulla zona centrale tra Antraccoli e Capannori facendo aumentare del 70 per cento il traffico della zona (per un totale di quasi 15mila veicoli in transito giornalieri di cui circa 1500 veicoli pesanti!). Perché stupirsi allora del parere del sindaco di Capannori Menesini quando nel progetto attuale la realizzazione del tratto verso il casello di Lucca appare assai difficile e non assolutamente all’orizzonte né come progetto, né come possibile finanziamento?”.
“Se la Provincia di Lucca – conclude Ambiente e Futuro – sarà conseguente a quanto emerso dall’inchiesta pubblica tutto il progetto dell’Anas dovrà essere rimesso complessivamente in discussione, assieme, ci auguriamo, alle stratosferiche previsioni di aumento del traffico privato su gomma di persone e merci (oltre il 20% entro 15 anni mentre tutte le realtà più avanzate cercano di ridurre il traffico privato a favore di quello pubblico). Questo è il momento decisivo non per rincorrere ad ogni costo i finanziamenti (parziali) di un progetto distruttivo ma per finalizzare la razionalizzazione della rete viaria (pur necessaria) ad una politica complessiva della mobilità oggi, in parte, supportata dalla realizzazione del nuovo scalo merci del Frizzone, dal finanziamento del raddoppio della linea Lucca-Firenze, da un possibile miglioramento del trasporto merci su rotaia dallo scalo di Diecimo-Pescaglia, dall’auspicabile miglioramento del trasporto pubblico locale”.