Miac, politici fanno il punto su caro energia e assi viari






Taglio del nastro per la ventunesima edizione del Miac questa mattina (15 ottobre) al Polo Fiere di Sorbano del Giudice, alla presenza di enti e istituzioni cittadine. L’apertura della manifestazione, durante la quale sono intervenuti l’assessore regionale Simoncini, il presidente della Provincia Baccelli, i sindaci di Lucca, Capannori e Porcari Tambellini, Menesini e Baccini, il presidente della Camera di Commercio Bartoli e il direttore di Assocarta Culicchi, coordinati da Romiti di Assindustria, è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore cartario e tirare le fila di oltre quattro lustri di Miac, che quest’anno vanta la partecipazione di 270 espositori e mira a raggiungere i 5mila visitatori, ma anche l’opportunità, soprattutto per gli amministratori locali, per riaprire l’annosa questione assi viari. Così, in nome dell’evidente relazione tra viabilità e sistema produttivo, i sindaci della Piana e il presidente della Provincia ne hanno approfittato per ribadire le proprie posizioni in merito al progetto di Anas. Un’apertura, quella del Miac, che si è divisa dunque tra l’“allarme rosso” di Assocarta sui rischi degli oneri parafiscali sull’energia e una summa, con tutti i protagonisti della querelle, sul tema caldo del momento, la mobilità in Lucchesia.
A dare il via agli interventi, il direttore di Assindustria Claudio Romiti che, dopo i ringraziamenti di rito, ha rivolto un appello alla Regione, chiedendo di garantire il sostegno per il raddoppio ferroviario e di procedere con l’attuazione di alcune modifiche al Piano Paesaggistico. Ha preso poi la parola l’assessore alle attività produttive della Regione Gianfranco Simoncini, che ha portato i saluti del presidente Rossi, impegnato in Maremma per i danni alluvionali, e dell’onorevole Mariani. “Il cartario è una delle punte di diamante della nostra economia – ha esordito – e qui a Lucca sono concentrate tutte quelle industrie che hanno saputo resistere alla crisi, non solo dimostrando ottimi risultati sul fatturato ma anche dando risposte concrete su occupazione e innovazione. La Regione deve essere all’altezza di questa realtà e non creare ulteriori difficoltà. Anche per questo stiamo rimodellando il Pit, vagliando tutte le osservazioni. Le risorse provenienti dalla nuova programmazione economica ci permetteranno di sostenere lo sviluppo delle imprese, anche grazie ai bandi, pubblicati in questi giorni, che prevedono fino a 200milioni di euro di contributi regionali e fino a 800milioni di investimenti. Mi auguro dunque che anche il cartario, che ha sempre dimostrato dinamicità, partecipi”. “Sono orgoglioso del Miac – ha detto Alessandro Tambellini -, grazie al quale ogni anno Lucca mostra al mondo ciò che studio, tenacia e audacia riescono a mettere in pratica nonostante le congiunture sfavorevoli. Quest’anno possiamo assistere a importanti cambiamenti, come un aumento di internazionalizzazione, che sicuramente apportano benessere a tutto il settore. Tuttavia dobbiamo cercare nuove risposte per stare al passo con la globalizzazione. Pensiamo ai costi dell’energia – spiega il primo cittadino -. Sono troppo alti e questo ci impedisce di competere adeguatamente con gli altri paesi europei. Le risposte, però, tardano ad arrivare e quelle che ci giungono sono invece incomplete. Dobbiamo pensare a questioni importanti come la produzione di calore, la depurazione dell’acqua, l’energia, le infrastrutture. Ora è prioritario stabilire le modalità per continuare a produrre e cogliere le occasioni che si propongono per non essere tagliati fuori”. Quello che in Tambellini è un velato riferimento alla viabilità si fa più esplicito nell’intervento di StefanoBaccelli, che dopo i complimenti all’organizzazione del Miac si addentra nella questione assi viari. “Non sarò io a prendermi la responsabilità di perdere questa occasione – afferma il presidente della Provincia -. Il progetto si chiama ‘preliminare’ proprio perché può subire modifiche, affinché sia meno impattante e più rispettoso di tutto il territorio. Quindi ben vengano il confronto e il dibattito sull’argomento. Ma che la viabilità di Lucca e della Piana debba cambiare rimane un punto fermo. Non solo con gli assi viari, ma anche con il raddoppio della Viareggio-Firenze e il potenziamento della Lucca-Aulla. Siamo in un contesto storico favorevole, ci sono le risorse, non possiamo tirarci indietro rischiando di perdere tutti i vantaggi che ne deriverebbero per il sistema produttivo. Basti pensare alla realizzazione del progetto a fibra ottica con i suoi 80 chilometri di cavidotto, o allo scalo merci, che una volta attivato, grazie all’incremento del trasporto su rotaia, porterà indubbi vantaggi al settore cartario e all’ambiente”. “Il Miac da 21 anni è un punto di riferimento per questo settore – esordisce il sindaco di Capannori Luca Menesini, voce fuori dal coro dei sostenitori del progetto di Anas, che nel suo lungo intervento ha esposto la propria ricetta per il sostegno alle imprese -, un settore ancora trainante, che sfida la crisi grazie all’innovazione tecnologica. Ma sono molti i settori su cui noi amministratori dobbiamo confrontarci per supportare lo sviluppo delle aziende. Prima di tutto la mobilità, con lo scalo merci, e la viabilità. Le mie parole sugli assi viari hanno anticipato alcune delle questioni emerse poi con l’inchiesta pubblica e hanno suscitato molte reazioni, alcune esclusivamente ideologiche, altre più costruttive. Credo che prima di tutto si debba migliorare il sistema viario della Piana. Se il 70% del traffico proviene dalla Piana, la nuova viabilità deve rispondere a questa esigenza. Con le modifiche previste sul viale Europa a Marlia, solo un mezzo ogni quattro sarà dirottato altrove. Sinceramente un risultato troppo piccolo, che non restituisce veramente la viabilità ai cittadini. Ribadisco dunque le riserve della comunità di Capannori sul progetto ma anche la disponibilità al confronto. Un altro tema che impone il nostro impegno è poi l’innovazione. Abbiamo questo importante Polo e quello di Segromigno, ora dobbiamo puntare su quello dedicato alle nanotecnologie, per il quale serve il punto di vista delle imprese e delle loro rappresentanze. A novembre – prosegue Menesini – partiranno degli incontri per elaborare il progetto e invito tutte le imprese a partecipare. Un altro argomento che mi sta a cuore è quello della sicurezza del territorio. Occorrono interventi a tutela dei siti produttivi e abitativi, perché la competitività delle imprese passa anche dalla sicurezza. Prioritaria in questa fase è anche la collaborazione tra enti, istituzioni e imprese, su pianificazione urbanistica, sanità territoriale, trasporto pubblico e rapporti con i sistemi bancari”. Della situazione di Porcari ha parlato il sindaco Alberto Baccini. “Nel nostro territorio – ha spiegato – ci sono mille aziende e 6mila occupati, anzi, dal 2007 abbiamo creato nuova occupazione, nonostante la crisi, segno che le nostre imprese sono sane e la classe imprenditoriale dinamica. Credo che in questo momento si debba guardare anche a tutto quello che di positivo è stato fatto in questi anni in termini di sicurezza idraulica e mobilità. Penso non solo allo scalo merci, ma anche al nuovo casello autostradale sorto in un’area che avrebbe tutte le caratteristiche per ospitare nuove attività, magari nel settore logistica. Sicuramente occorre un rinascimento industriale in Italia e per farlo serve una cultura che rimetta al centro l’azienda”. Delle ricadute positive del Miac sugli altri settori economici della provincia ha invece parlato il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli. “Questa fiera rappresenta una delle eccellenze del territorio – ha detto – e permette ai professionisti del settore cartario, provenienti da tutto il mondo, non solo di aggiornarsi sulle novità ma anche di conoscere la nostra città, con evidenti risultati anche per il turismo. Se questo settore, e con esso tutto l’indotto, è cresciuto lo dobbiamo agli imprenditori di oggi ma anche e soprattutto a quelli di ieri”. Un settore in crescita sì, come dimostrano per esempio i buoni risultati nell’export, ma che tuttavia non è esente dal rischio di crisi. Gli oneri parafiscali sull’energia, infatti, sebbene ridotti dal governo anche a seguito dell’allarme lanciato da Assocarta, potrebbero compromettere la competitività del settore cartario italiano sui mercati europei ed extra europei. “Le cartiere pagano ogni anni oltre 230milioni di euro di oneri per energia elettrica e gas al sistema energetico italiano – spiega il presidente di Assocarta Paolo Culicchi-, cioè il 17% del costo della bolletta energetica del settore, pari a 1,3 miliardi di euro, il 20% del fatturato. Gli oneri sono la prima voce di costo di produzione in cartiera, superiore del 30% a quella dei concorrenti esteri. L’aumento dei costi energetici rischia di compromettere la continuità produttiva di molti stabilimenti cartari che hanno visto penalizzata la cogenerazione ad alto rendimento. E’ chiaro che questo mette a rischio le nostre imprese, nonostante il record dell’export, che nei primi 6 mesi del 2014 ha registrato un +3%, e il miglioramento della produzione dell’1,6% da gennaio ad agosto 2014”.
Alice Baccini