Tramonte, dalla Regione 500mila euro per fermare la frana

16 ottobre 2014 | 15:24
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Tramonte, dalla Regione 500mila euro per fermare la frana

Partiranno alla fine del mese i lavori per la messa in sicurezza dei versanti della strada per Tramonte, sopra Ponte a Moriano. I tratti di pendio a valle della strada comunale nel corso degli anni, a partire dal 2009 e fino all’evento alluvionale dello scorso settembre, hanno in effetti fatto registrare una serie di movimenti franosi che ne hanno messo progressivamente a rischio la tenuta. La giunta stamani ha dunque deliberato l’approvazione del progetto esecutivo di un primo lotto di interventi del valore complessivo di 500mila euro, che sarà interamente finanziato attraverso fondi regionali. Con questi lavori si andrà a mettere in sicurezza la strada, attualmente interessata da tre diversi movimenti franosi: il fronte di uno di essi peraltro è avanzato ulteriormente lo scorso mese di settembre, dopo l’evento alluvionale del 18 e 19.

Gli interventi, che saranno affidati in maniera diretta attraverso una apposita indagine di mercato -così come previsto dal Decreto n.133 dello scorso luglio (Sblocca Italia) – interesseranno il primo tratto della strada fino al bivio per il convento dell’Angelo, della lunghezza di circa 2 chilometri, che risulta il più danneggiato e a rischio.
Il consolidamento della strada e dei versanti sarà realizzato interamente sotto strada, quindi al termine dell’intervento non ci sarà alcun impatto visivo: sostanzialmente sarà costruito una sorta di reticolo di micropali inseriti verticalmente sotto la resede stradale e uniti sulla testa con un cordolo, sempre al di sotto della strada. In questo modo non sarà impedito il normale deflusso delle acque, mantenendo però compatto il terreno del versante su cui corre la via comunale. I lavori, una volta individuata la ditta con apposita indagine di mercato, dovranno iniziare alla fine del mese e terminare fra febbraio e marzo prossimi (condizioni meteo permettendo): in particolare il cronoprogramma prevede di realizzare entro dicembre l’intervento più cospicuo, quello che consiste nella perforazione del terreno attraverso micropali.