Si farà l’antenna per i cellulari sopra il San Luca

17 ottobre 2014 | 14:24
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Si farà l’antenna per i cellulari sopra il San Luca

Si farà l’antenna di telefonia sul tetto dell’ospedale San Luca, per garantire la ricezione di telefoni cellulari, smartphone e tablet all’interno del nuovo nosocomio e resa difficile dalla schermatura con cui è stata costruita la struttura. Arriverà con tutta probabilità venerdì prossimo (24 ottobre) l’ok da parte della commissione lavori pubblici che anche questa mattina si è riunita, a una settimana dall’incontro con i tecnici di Vodafone e Tim e con i rappresentanti della Asl che avevano evidenziato lo stato dell’arte e avevano aperto alla necessità dell’intervento. La commissione vuole arrivare a un voto, dopo aver avuto rassicurazioni da Asl e Arpat, per consentire l’installazione dell’antenna, evitando la prassi del silenzio-assenso. La maggioranza, infatti, in questo come in altri casi vuole sempre arrivare, questa l’intenzione, a un dibattito sull’opportunità di installare nuove antenne di telefonia mobile in città, assumendosene anche la responsabilità e raccogliendo tutti i dati sulle emissioni prima di dare un ok definitivo.
Durante il dibattito sono state consegnati ai consiglieri una serie di documenti. Fra questi il reiterato carteggio della direzione aziendale con il Comune di Lucca in cui prima il direttore generale Antonio D’Urso, quindi l’attuale dg Joseph Polimeni hanno sottolineato la necessità dell’intervento anche per motivazioni di emergenza.

Con un’ultima lettera protocollata il 15 ottobre è lo stesso Polimeni a intervenire sul tema: “In caso di guasto importante sulla rete fissa della telefonia – dice – evento raro ma pur sempre possibile come testimoniato da analoghe situazioni già accadute al Campo di Marte nonché per usuali attività di manutenzione alla centrale telefonica, la presenza di una rete mobile efficiente è in grado di sopperire in emergenza all’assenza temporanea di collegamenti fissi”. “In caso di un evento incidentale – prosegue Polimeni – che causi danni alle strutture ed impianti tali da mettere fuori servizio, tutto o in parte, la rete telefonica fissa, la presenza di una rete mobile può facilitare il collegamento tra gli addetti all’emergenza siano essi aziendali e del concessionario, siano essi esterni quali i Vigili del Fuoco”.
Fra i commissari il consigliere Martinelli (Forza Italia) ha sottolineato la necessità di superare la situazione nell’interesse dei pazienti, di chi lavora nell’ospedale e della sicurezza per quanto riguarda le comunicazioni di emergenza. Martinelli sottolinea un’altra questione emersa dal dibattito odierno: “A un certo punto – spiega Martinelli – il dirigente Angeli ha sottolineato come l’attuale regolamento per gli impianti di telefonia pubblica del Comune di Lucca sia illegittimo perché difforme al più recente regolamento regionale. Ora mi chiedo: se c’è un dirigente che dice che il piano illegittimo, perché non si provvede alla revoca dello stesso? Non penso che debba essere il consiglio comunale, ma altri organi tecnici a dover decidere su queste tematiche”.
Dubbi anche dal consigliere di maggioranza Paolo Moriconi (Pd): “Attualmente – ha detto il consigliere – il regolamento del Comune vieta le installazioni su edifici sensibili come ospedali e scuole. E’ evidente che, a questo punto, occorre risolvere il problema per l’accesso a internet dei degenti nella struttura, ma quello che dico è: non ci potevano pensare nel momento della progettazione?”. Dubbi anche sulle rilevazioni dell’Arpat, richiamando proprio quanto affermato dai tecnici dell’agenzia: “Le rilevazioni fatte finora – dice Moriconi – assicurerebbbero che le radiazioni si manterrebbero sotto al limite di legge, ma è la stessa Arpat  rilevare che non si può avere una certezza delle emissioni fino a che le antenne non sono effettivamente installate”. Il problema, per Moriconi, è più generale, e riguarda il controllo dell’elettromagnetismo nel territorio comunale: “Il fatto è che non esiste – spiega Moriconi – alcun controllo effettivo sulle radiazioni elettromagnetiche. Sarebbe opportuno realizzare degli impianti fissi, come quelli che esistono per monitorare la qualità dell’aria”.
Al di là dei distinguo, comunque, l’antenna si farà. Ma la questione dell’elettromagnetismo ritorna così di prepotenza nell’agenza dell’amministrazione comunale.

Enrico Pace