Francesconi (Psi): “Serchio, c’è ancora troppo da fare”

Proprio nel giorno in cui la Provincia di Lucca annuncia il completamento della messa in sicurezza degli argini del fiume Serchio a Ponte San Pietro (Leggi), il consigliere provinciale del Psi Stefano Francesconi mette nel mirino le opere e annuncia la presentazione di una interrogazione urgente al presidente Stefano Baccelli sui prossimi cantieri. “Dopo un sopralluogo fatto sul fiume Serchio e lungo i suoi affluenti come il rio Contesora ed altri ancora – sottolinea il consigliere – non si può che rimanere sbigottiti ed increduli a vedere le spaventose condizioni degli argini di questi. La manutenzione ordinaria è un lontano ricordo. A pochi giorni dall’inizio del mese di novembre nulla è stato fatto, mai un taglio, mai un intervento in tutta la passata primavera ed estete su sterpaglie, rovi, alberi, canne ed erbacce che vi sono nate”.
“Per non parlare poi – prosegue – delle foreste di alberi ed le montagne di ghiaie ammassate sul greto del fiume e sui suoi affluenti. Ci si chiede come sia possibile una cosa del genere”. Partendo da queste considerazioni, il consigliere del Psi annuncia l’interrogazione “per sapere – spiega – quali siano le urgentissime azioni che l’amminstrazione provinciale di Lucca intende mettere in cantiere al più presto per un reale risanamento idraulico dei corsi d’acqua in questione, quanti stanziamenti finanziari sono stati previsti per detti inderogabili lavori e la data dell’inizio delle operazioni di bonifica. La gente e il territorio – sostiene – non possono essere messi a rischio di gravi inondazioni come purtroppo è successo poco tempo fa. La popolazione interessata chiede il massimo della sicurezza e gli enti delegati ad intervenire preventivamente hanno il dovere di operare con la dovuta urgenza”.