Otto per mille per l’edilizia scolastica, ok all’unanimità alla mozione. Giorgi (M5S): “Si poteva fare molto prima”

21 ottobre 2014 | 23:06
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Otto per mille per l’edilizia scolastica, ok all’unanimità alla mozione. Giorgi (M5S): “Si poteva fare molto prima”

Alla fine la mozione è passata all’unanimità. Ma il breve dibattito per approvare la richiesta di un atto formale da parte della giunta per aderire all’inserimento delle scuole del territorio fra quelle destinatarie dell’8 per mille secondo le recenti novità legislative non è stato scevro da polemiche. Portate avanti dalla stessa proponente originaria, la consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi: “La mozione – ha detto – vuole impegnare sindaco e giunta a presentare formale richiesta di accesso ai fondi destinati dall’otto per mille all’edilizia scolastica. A partire dal corrente anno, per merito di un emendamento del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, con la legge di stabilità 2014 è stata introdotta all’articolo 1, comma 206, la modifica della legge 22/1985, per cui lo stato può destinare la propria parte dell’otto per mille a interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica. Mi sento in dovere di ricordare in questa sede consiliare l’iter di questa mozione. E’ stata protocollata in data 21 agosto 2014 come mozione urgente, essendo la scadenza di tale domanda il 30 settembre. Non è stata considerata da nessuno dei capigruppo, tanto che nel consiglio del 2 di settembre non è stata messa all’ordine del giorno. Il 2 di settembre ho allora presentato al sindaco una raccomandazione. Considerando anche che ho sollecitato, per scritto, al presidente del consiglio comunale, Matteo Garzella, le due mozioni urgenti presentate le scorse settimane e che nonostante il sollecito la commissione dei capigruppo non si è degnata di metterle all’ordine del giorno. Ricordando che in particolare che per quella dell’8 per mille all’edilizia scolastica c’è la scadenza perentoria del 30 di settembre per presentare domanda, mi sembra assurdo lamentarsi dei pochi soldi per ristrutturare le scuole e poi quando il parlamento ci dà un opportunità non coglierla al volo. Mi rivolgo quindi direttamente al sindaco Tambellini, perché, se vuole, può autonomamente iniziare l’iter di presentazione della domanda riuscendo così a rispettare i termini”.

“Bene – prosegue ancora – siamo così arrivati al consiglio del 7 ottobre ma avete rimandato tutto alla commissione, una commissione addirittura congiunta, dov’è stato scritto il testo che compare qua stasera. Qualcuno mi spiega qual è la funzione del consiglio comunale? Non deve il consiglio comunale essere una sede dove uniamo le forze per raggiungerei migliori risultati per la città e per i suoi abitanti? Non era meglio che lei sindaco si adoperasse immediatamente nel merito? Non era meglio che i capogruppo si adoperassero immediatamente nel merito? Non era meglio accettare la mozione già nella seduta del 7 di ottobre magari dopo averne discusso ed essere arrivati ad una stesura congiunta, come poi abbiamo fatto in commissione? Signor sindaco, Lei nel merito non si espresse nemmeno il 30 di settembre seppur stimolato dal consigliere Martinelli, che ricordava la scadenza impellente. Spero due cose: che davvero i termini di presentazione siano slittati e scadano il “30 di ottobre” e quindi non perdiamo questo diritto e che davvero si elabori quest’episodio in maniera critica per arrivare a capire la vera funzione che questo Consiglio dovrebbe avere, ovvero l’unione delle forze per fare funzionare al meglio le cose e non ditemi che questa mozione non va in quel senso visto che mette prima di tutto la scuola come centro e motore di ogni cambiamento e miglioramento della società”.
La mozione, votata poi da tutti i presenti, come il suo iter, è stata invece difesa dagli altri due presidenti di commissione, Francesco Battistini ed Enrica Picchi, entrambi del Pd. In particolare per Battistini il procedimento è stato rispettoso delle prerogative del Consiglio, andando ad approfondire in commissione quelle che erano state le richieste originarie “ed addirittura già individuando il progetto che si andrà a finanziare con l’eventuale arrivo dei fondi dell’8 per mille”.