Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis

23 ottobre 2014 | 22:23
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Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis
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Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis
Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis
Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis
Consiglio decentrato, numero legale garantito in extremis

Lavori pubblici partecipati, e alla fine arrivò Pagliaro. All’incontro del Foro Boario è stata la presenza in extremis del consigliere del Pd ad evitare la mancanza del numero legale al momento del voto per l’ordine del giorno con le priorità dei lavori pubblici nelle zone di Sant’Alessio e Ponte a Moriano da inserire nel prossimo piano triennale. L’andamento della serata, dedicata alle frazioni a nord del territorio, è stato quello di tutti gli altri consigli decentrati: prima l’esposizione da parte dei delegati delle frazioni sulle priorità inserite dopo i due laboratori, quindi il dibattito fra i consiglieri. Da cui è emerso subito un problema ovvero la polemica della frazione di Aquilea che, per un errore degli uffici in fase di trascrizione di quanto emerso nel primo laboratori, si sono visti espunte tutte le loro priorità, per il parcheggio in paese, un parco giochi e l’asfaltatura della strada verso il cimitero.
Una questione che ha sollevato le polemiche dell’opposizione, in testa Marco Martinelli di Forza Italia, che ha chiesto a gran voce, anche in sede di capigruppo, l’annullamento della pratica. Non solo per la questione Aquilea ma per la già rilevata polemica sul funzionamento dei laboratori e per la poca chiarezza dell’inserimento nella seconda fase del procedimento dei lavori da finanziare e quindi da votare.

Le foto del Consiglio decentrato al Foro Boario

I cittadini di Sant’Alessio e di Ponte a Moriano, comunque, alla fine hanno votato una lista di priorità che hanno messo al primo posto la realizzazione del parcheggio sul lato nord della scuola di Vallebuia, che ha preceduto la necessità di realizzazione di marciapiedi sulla via per Sant’Alessio e la riqualificazione della palestra di Mutigliano. La maggioranza, in questo senso, ha ancora una volta difeso la scelta del meccanismo partecipativo anche se in più interventi si è segnalata la necessità, per il futuro, di cambiare l’organizzazione (e il numero dei laboratori). Lo dice a chiare lettere l’assessore alla partecipazione Antonio Sichi: “Questa era la prima sperimentazione – dice – che ha permesso anche a noi di capire in che direzione muoverci in futuro, ma che soprattutto ha permesso di iniziare un processo di educazione alla partecipazione dei cittadini che ci permetterà di proseguire in futuro questo tipo di consultazioni. Probabilmente, comunque, in futuro aumenteremo il numero degli incontri fra i cittadini per permettere loro di avere più elementi sui quali decidere”.
Dopo il dibattito e la conferenza dei capigruppo per stilare l’ordine del giorno arriva il momento del voto. Il testo finale della maggioranza, esposto dal consigliere Renato Bonturi (Pd) decide di recepire le priorità dei cittadini, da trasmettere alla giunta ma anche, in allegato, le scelte erroneamente rigettate arrivate da Aquilea. Una soluzione di compromesso che, però, non soddisfa l’opposizione (inutile il tentativo di convincere a restare Luca Leone di Impegno Comune), che lascia in blocco l’aula. A quel punto manca il numero legale per la votazione e il capogruppo del Pd Francesco Battistini è disposto ad ammetterlo: “Il numero legale – dice – lo deve garantire la maggioranza e non ci siamo riusciti, anche perché possono capitare assenze per motivi di lavoro o per malattia, come è successo stasera. Per questo chiedo scusa ai cittadini che hanno partecipato, che sono venuti qui nonostante avessere preferito rimanere a casa. Ma allo stesso tempo voglio sottolineare come il voto sia impedito da coloro che, nell’opposizione, utilizzano queste occasioni strumentalmente, non perché gli importi qualcosa di Aquilea o di altre frazioni ma soltanto per fare un gesto eclatante”.
Ma mentre parla Battistini alla consigliera Diana Curione di Lucca civica arriva la telefonata più attesa, quella di Lucio Pagliaro che annuncia il suo arrivo imminente. Fra un po’ di imbarazzo si decide di richiedere una sospensione del Consiglio. Che dura fino all’arrivo del consigliere, il 17esimo necessario al voto finale (garantito anche da Francesco Amanti della Federazione della Sinistra oltre che dai presenti di Pd e Lucca Civica, assenti giustificati Bertolucci, Cantini e Piantini). Le mani si alzano, l’odg è approvato e la seduta si scioglie. I dubbi restano, nella speranza che il meccanismo possa funzionare meglio nel futuro. Intanto il 30 di ottobre all’ex circoscrizione di San Concordio si chiude il primo ciclo dei lavori pubblici partecipati. Per il futuro ci sarà tempo per riflettere.