
Riorganizzare gli organici del personale infermieristico, sia per il percorso ospedaliero che domiciliare. E’ questa la richiesta che i sindacalisti della Uil Fpl Lucca, Pietro Casciani ed Andrea Lunardi, rispettivamente Segretario Provinciale e Segretario Aziendale, avanzano all’azienda Usl2. “Ripetutamente, anche alla luce dell’apertura del nuovo presidio – spiegano -, abbiamo chiesto che si rivalutassero gli organici in essere, per apportare correttivi assolutamente necessari al mantenimento del livello di qualità dei servizi ed in certi settori ad un auspicabile quanto improrogabile implementazione. Qualche cosa fino ad oggi è stato fatto sul fronte del personale, ma ora occorre più coraggio, vogliamo ricordare – proseguono i sindacalisti – come il sindacato sollecita la necessità di nuove assunzioni di infermieri e come a tutt’oggi si sia cercato di ovviare a queste mancanze con soluzioni a termine, attraverso il ricorso a personale a tempo determinato o con agenzie di somministrazione lavoro. Queste soluzioni, ovviamente, danno ragione alle nostre osservazioni circa una dotazione organica infermieristica deficitaria”.
“Il tentativo dell’azienda – continuano i sindacalisti – di implementare l’assunzione di Operatori Socio Sanitari è stato da noi valutato positivamente convinti che questa figura sia complementare all’infermiere e non sostitutivo. Il nuovo presidio ospedaliero può essere il punto di partenza per una nuova e migliore offerta dei servizi sanitari alla cittadinanza della Piana, affiancato ad un servizio territoriale all’altezza delle aspettative dei cittadini ed in grado di dare una risposta adeguata. Ma tutto questo passa non solo da una valida organizzazione del lavoro ma anche e sopratutto dal numero degli operatori, che a nostro avviso è carente. Si può fare di più, non solo per il personale infermieristico ma anche per le altre professioni. L’impegno dei lavoratori, fino a adesso, ha fatto si che non si verificasse un calo della qualità, ma per i prossimi mesi auspichiamo in un impegno dell’azienda volto a rivedere gli organici, per rendere il San Luca e il territorio, all’altezza della comunità a cui si offre. Concludiamo chiedendo quindi ai vertici aziendali e se necessario a quelli della sanità regionale, una rivalutazione di quanto sopra esposto in termini di assunzioni poiché, l’attuale situazione dubitiamo si possa risolvere magicamente”.