Lotta al tumore alla mammella, le Mura si tingono di rosa

Porta Elisa si illumina di rosa a sostegno della campagna internazionale per la prevenzione del tumore al seno: l’iniziativa Nastro Rosa, promossa da Litl (Lega italiana tumori) ha infatti raccolto l’adesione del Comune di Lucca che, con l’intento di sensibilizzare la popolazione, dedica cinque giorni alla tematica della prevenzione e della diagnosi precoce di quella che oggi risulta essere una delle patologie più diffuse al mondo. A presentare la manifestazione, questa mattina (24 ottobre) a Palazzo Orsetti, sono stati l’assessore comunale Ilaria Vietina, il dottor Sergio Coccioli dell’Azienda Asl 2 di Lucca e i rappresentanti delle Associazioni Don Baroni, Silvana Sciortino, La città delle donne, Centro Donna, Communitas e Sos Angeli, che collaborano all’organizzazione degli eventi.
“I casi di tumore al seno sono aumentati del 14% e del 30% per quanto riguarda la fascia delle giovani donne, mentre la prospettiva di guarigione è salita al 85-90%- ha dichiarato l’assessore Vietina – la nuova frontiera della prevenzione è innanzitutto l’estensione della campagna anche alle donne che parlano lingue diverse, impostando un’attività informativa specifica, per aumentare la possibilità di coinvolgimento nelle attività di prevenzione e cura. Inoltre-ha aggiunto- invito farmacie e librerie ad esporre nelle loro vetrine elementi legati al rosa e al tema del tumore al seno, durante questi cinque giorni e ad impegnarsi per una maggiore diffusione bibliografica le prime e dal punto di vista sanitario le seconde”. In linea con le altre città italiane, anche Lucca ha scelto di illuminare il suo monumento più significativo, le Mura urbane, per celebrare il mese della prevenzione: da domani (25 ottobre) fino a mercoledì 29 ottobre, Porta Elisa si colorerà di rosa, per ricordare la minaccia di una malattia che sebbene colpisca anche una percentuale marginale di uomini, affligge in particolare l’universo femminile. “Illuminare l’intera cinta muraria non sarebbe stato possibile – ha spiegato l’assessore Vietina – dovevamo individuare un luogo che avesse rilevanza ed efficacia. La scelta di Porta Elisa è dovuta non solo al fatto che i recenti lavori di restauro hanno reso la superficie più bianca e quindi più adatta a riflettere un colore così chiaro, ma anche alla circostanza che si tratta di un monumento intitolato ad una donna che ha rivestito un ruolo cardine a Lucca e può rappresentare simbolicamente tutte le donne della nostra città”. La ditta Palumbo Matteo e Guido Menichetti restauratore realizzeranno, a titolo gratuito, le strutture che verranno applicate sulle fonti di illuminazione. Appuntamento centrale della manifestazione è l’incontro in programma per mercoledì 29 ottobre, alle 21, alla casermetta Ciscu (baluardo S. Paolino). La serata, dal titolo Fuori classe, vuole essere una sorta di specchio informativo in grado di mettere in luce il percorso seguito dal personale medico e dai pazienti colpiti da tumore al seno. Alcuni medici della Breast Unit del presidio ospedaliero S.Luca illustreranno le varie fasi della filiera, dalla prevenzione, alla diagnosi precoce, fino alla cura e alle attività di riabilitazione del soggetto colpito. Protagoniste dell’evento saranno le voci di giovani donne che hanno sperimentato o stanno ancora sperimentando la malattia sulla propria pelle. “Quando ti ammali entri in vortice di ansia e preoccupazione che ti porta ad isolarti – ha raccontato Daniela Grossi – durante la serata metteremo a nudo il nostro vissuto, scambiandoci informazioni ed opinioni. Una buona valvola di sfogo può essere anche internet: la nostra pagina Facebook il cancro ci fa belle: fate vedere la faccia, ha già riscosso migliaia di adesioni, fra cui quella di Rosanna Banfi. Il messaggio che vogliamo lanciare è che il tumore è una fase della vita: può capitare, ma se ne esce”. Il settembre scorso l’azienda Usl2 di Lucca ha riconosciuto con apposita delibera il Breast Unit, Centro di senologia multidisciplinare dedicato alla diagnosi e al trattamento del tumore al seno, al fine di garantire una gestione integrata delle problematiche connesse alla patologia. “L’azienda, da sempre attenta alla tematica, ha cercato di costruire percorsi completi che andassero dalla prevenzione alla riabilitazione, passando anche per il supporto psicologico- ha detto il dottor Coccioli- La Regione Toscana, inoltre, intende estendere il programma di screening della Usl anche alla fascia che va dai 45 ai 49 anni e di protrarlo fino ai 74 anni, sebbene con modalità differenti”.
Jasmine Cinquini