Lucca, aria più pulita. Peggiora la qualità delle acque

Una fotografia dello stato di salute del territorio toscano suddivisa provincia per provincia, prendendo in esame in prima battuta l’aria, l’acqua e il suolo, ma anche gli agenti fisici, il mare le emissioni nell’ambiente, le aziende a rischi di incidente rilevante (in provincia di Lucca sono due), gli impianti di depurazione, i siti soggetti a bonifica ambientale e molti altri elementi che contribuiscono dare un quadro della situazione ambientale in Toscana. Questo è lo scopo della pubblicazione dell’annuario 2014 di Arpat, l’Agenzia regionale per l’ambiente e il territorio(i dati sono relativi al 2013). L’annuario quest’anno giunge alla terza edizione offrendo una consultazione più agevole e più locale, dei fascicoli provinciali. In questa parte della pubblicazione ogni parametro e ogni dato statistico viene ripreso in esame relativamente al territorio provinciale. Quest’anno inoltre l’annuario si è arricchito di vari elementi di consultazione con un ampio utilizzo delle infografiche che lo rendono più rapido ed efficace.
L’aria
Nei dati raccolti in ambito lucchese il primo preso in esame riguarda l’aria e le emissioni rilevate dalle due centraline ovvero quella di Capannori, che monitora la Piana di Lucca (e il basso Valdarno) e quella di Viareggio che invece offre un riferimento sulla fascia costiera. Per quanto riguarda le pm10, le polveri sottili rilevate, lo stato di salute dell’aria nel corso degli anni, secono Arpat è andato migliorando, con un considerevole abbattimento del numero dei giorni in cui si è raggiunto lo sforamento della soglia di emissioni consentite.
Buono anche il dato relativo alla Versilia in materia di polveri sottili. Ottima invece la situazione statistica per quanto riguarda le emissioni di Nox, gli ossidi di azoto, (le centraline prendono in esame le No2, il biossido di azoto) prodotti dai motori di automobile a basso regime. Anche in questo caso si nota un forte abbattimento delle emissioni negli ultimi anni, relativamente al territorio della Piana di Lucca. Nell’annuario vengono valutati anche i dati relativi alla formazione di ozono, e le concentrazioni dei pollini nell’aria relativamente alle reazioni allergiche umane.
Per l’acqua contrariamente a quanto appare per lo stato dell’aria, dai dati Arpat, emerge una situazione variegata in provincia di Lucca, che comunque viene aggregata al bacino del basso Valdarno. In particolare nei campionamenti sono emersi vari casi in cui nel triennio precedente sono state trovate nei corsi d’acqua, vaire situazioni che ahnno protato a definire la salute di quel canale non buona anche se nell’ultimo anno la sitauzione sembra andare verso un miglioramento. Arpat inoltre ha fatto anche vari campionamenti sulle acque sotterranee e in alcuni ambiti sopratutto nella zona della Piana e del bacino del Bientina è emersa la presenza di sostanze inquinati dal mercurio, agli idrocarburi.
Il mare
Il mare sulla costa del Serchio, i valori usciti dalle analisi chimiche sono risultati tendenzialmente buoni con l’eccezione degli sforamenti di concentrazioni del mercurio. A Questo dato però lo stato di salute dell’ecosistema costiero nel 2013 è risultato ottimale, dato chemotivo che farebbe pensare che gls foramenti di mercurio sono non daricercarsi nellentroterra, ma probabilmente nel “sistema” mare.
Il suolo
Sul suolo lucchese nell’annuario di Arpat si stima che vi siano 354 siti interessati da bonifica ambientale, circa un decimo degli interventi avviati in Toscana. I siti da bonificare della provincia di Lucca rappresentano circa una superficie di 20 chilometri quadrati, poco meno di un centro urbano di medie dimensioni. Per lo più i siti in via di bonifica sono ex distributori di carburante, impianti per lo smaltimento di rifiuti attività industria e cave.
Emissioni acustiche
Arpat ha prese in esame anche le emissioni acustiche. Lavorando sul meccanismo del differenziale, ovvero rilevamenti minimi e massimi di emissioni che si concentrano, i primi nelle ore diurne e i secondi in quelle notturne, lungo le strade principali ha cercato di tracciare lo stato delle emissioni acustiche dovute al transito dei veicoli, prendendo in esame in particolare la Saronnese Valdera, ovvero la strada regionale 439 che attraversa praticamente tutta la provincia. Qui è emerso che le persone esposte al rumore della strada a livelli da ritenersi rilevanti sono circa 2700 e le abitazioni dove il suono supera i 65 decibel sono circa 800.
Una fotografia dello stato di salute del territorio toscano suddivisa provincia per provincia, prendendo in esame in prima battuta l’aria, l’acqua e il suolo, ma anche gli agenti fisici, il mare le emissioni nell’ambiente, le aziende a rischi di incidente rilevante (in provincia di Lucca sono due), gli impianti di depurazione, i siti soggetti a bonifica ambientale e molti altri elementi che contribuiscono dare un quadro della situazione ambientale in Toscana. Questo è lo scopo della pubblicazione dell’annuario 2014 di Arpat, l’Agenzia regionale per l’ambiente e il territorio(i dati sono relativi al 2013). L’annuario quest’anno giunge alla terza edizione offrendo una consultazione più agevole e più locale, dei fascicoli provinciali. In questa parte della pubblicazione ogni parametro e ogni dato statistico viene ripreso in esame relativamente al territorio provinciale. Quest’anno inoltre l’annuario si è arricchito di vari elementi di consultazione con un ampio utilizzo delle infografiche che lo rendono più rapido ed efficace.
L’aria
Nei dati raccolti in ambito lucchese il primo preso in esame riguarda l’aria e le emissioni rilevate dalle due centraline ovvero quella di Capannori, che monitora la Piana di Lucca (e il basso Valdarno) e quella di Viareggio che invece offre un riferimento sulla fascia costiera. Per quanto riguarda le pm10, le polveri sottili rilevate, lo stato di salute dell’aria nel corso degli anni, secono Arpat è andato migliorando, con un considerevole abbattimento del numero dei giorni in cui si è raggiunto lo sforamento della soglia di emissioni consentite.
Buono anche il dato relativo alla Versilia in materia di polveri sottili. Ottima invece la situazione statistica per quanto riguarda le emissioni di Nox, gli ossidi di azoto, (le centraline prendono in esame le No2, il biossido di azoto) prodotti dai motori di automobile a basso regime. Anche in questo caso si nota un forte abbattimento delle emissioni negli ultimi anni, relativamente al territorio della Piana di Lucca. Nell’annuario vengono valutati anche i dati relativi alla formazione di ozono, e le concentrazioni dei pollini nell’aria relativamente alle reazioni allergiche umane.
Per l’acqua contrariamente a quanto appare per lo stato dell’aria, dai dati Arpat, emerge una situazione variegata in provincia di Lucca, che comunque viene aggregata al bacino del basso Valdarno. In particolare nei campionamenti sono emersi vari casi in cui nel triennio precedente sono state trovate nei corsi d’acqua, vaire situazioni che ahnno protato a definire la salute di quel canale non buona anche se nell’ultimo anno la sitauzione sembra andare verso un miglioramento. Arpat inoltre ha fatto anche vari campionamenti sulle acque sotterranee e in alcuni ambiti sopratutto nella zona della Piana e del bacino del Bientina è emersa la presenza di sostanze inquinati dal mercurio, agli idrocarburi.
Il mare
Il mare sulla costa del Serchio, i valori usciti dalle analisi chimiche sono risultati tendenzialmente buoni con l’eccezione degli sforamenti di concentrazioni del mercurio. A Questo dato però lo stato di salute dell’ecosistema costiero nel 2013 è risultato ottimale, dato chemotivo che farebbe pensare che gls foramenti di mercurio sono non daricercarsi nellentroterra, ma probabilmente nel “sistema” mare.
Il suolo
Sul suolo lucchese nell’annuario di Arpat si stima che vi siano 354 siti interessati da bonifica ambientale, circa un decimo degli interventi avviati in Toscana. I siti da bonificare della provincia di Lucca rappresentano circa una superficie di 20 chilometri quadrati, poco meno di un centro urbano di medie dimensioni. Per lo più i siti in via di bonifica sono ex distributori di carburante, impianti per lo smaltimento di rifiuti attività industria e cave.
Emissioni acustiche
Arpat ha prese in esame anche le emissioni acustiche. Lavorando sul meccanismo del differenziale, ovvero rilevamenti minimi e massimi di emissioni che si concentrano, i primi nelle ore diurne e i secondi in quelle notturne, lungo le strade principali ha cercato di tracciare lo stato delle emissioni acustiche dovute al transito dei veicoli, prendendo in esame in particolare la Saronnese Valdera, ovvero la strada regionale 439 che attraversa praticamente tutta la provincia. Qui è emerso che le persone esposte al rumore della strada a livelli da ritenersi rilevanti sono circa 2700 e le abitazioni dove il suono supera i 65 decibel sono circa 800.