Sottopasso via Ingrillini, il cantiere apre il 10 novembre

24 ottobre 2014 | 21:50
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Sottopasso via Ingrillini, il cantiere apre il 10 novembre
Sottopasso via Ingrillini, il cantiere apre il 10 novembre
Sottopasso via Ingrillini, il cantiere apre il 10 novembre
Sottopasso via Ingrillini, il cantiere apre il 10 novembre

di Roberto Salotti
Dopo lunghi anni di attese, e un paio di progetti, la prima pietra del cantiere per realizzare il sottopassaggio in via Ingrillini sarà posta il prossimo 10 novembre. Quella data i residenti di San Concordio, San Filippo, Mugnano e non solo devono scriverla in rosso sul calendario, perché la strada chiuderà con il via alle opere e resterà interdetta al traffico per un anno e mezzo, almeno cioè, se tutto andrà secondo i programmi, fino alla primavera del 2016 (Leggi nel dettaglio). Tutto il traffico di San Concordio sarà incanalato in via Mattei e avrà il suo punto più critico in via Fontanella, che resterà a doppio senso di circolazione ma che già oggi presenta non poche criticità, per la presenza di alcune aziende in zona ma soprattutto per via del passaggio a livello e dell’angustia della carreggiata. E’ però l’unica soluzione individuata dagli uffici comunali e presentata questa sera (24 ottobre) dall’assessore alle strade Celestino Marchini, per raggiungere la via di Tiglio, passando da via della Chiesa. Da qui poi sarà prevista l’uscita a destra sulla via di Tiglio.

Sono soltanto alcune delle modifiche alla viabilità che scatteranno immediatamente il prossimo 10 novembre, alcune già molto contestate, come ad esempio il passaggio a doppio senso da via Fontanella, dove comunque sarà istituto il divieto di transito per i mezzi pesanti, che dovranno allungare il percorso o scegliere altre strade. “Comprendiamo il sacrificio che viene richiesto ai cittadini – ha sottolineato l’assessore Marchini – ma siamo disposti a valutare in corsa modifiche alla viabilità alternativa con il contributo di tutti. Nelle ore e nelle zone più critiche, saranno impiegate le pattuglie della polizia municipale per dirigere il traffico e renderlo più scorrevole, penso ad esempio a via Fontanella e al congiungimento con la via di Tiglio”.
Il sottopasso. Il progetto del sottopassaggio, presentato stasera all’ex sede della circoscrizione 7, alla presenza dei tecnici di Rfi che lo hanno messo a punto, Gianluigi De Carlo, responsabile nazionale per il programma di soppressione passaggi a livello di Rfi e l’ingegnere Marco Marchese, responsabile del team progetti, comporterà di per sé importanti modifiche alla viabilità della zona, quando sarà completato. La prima è che arrivando da via Ingrillini (lato San Concordio) non sarà più possibile svoltare a destra in via di San Filippo. Per arrivarci saranno istituiti percorsi alternativi, con l’introduzione di un sistema di sensi unici dall’area dei Macelli, fino, per intendersi al passaggio a livello di via di Tiglio. Sarà invece realizzato un attraversamento che collegherà la via di San Filippo a via dei Macelli: correrà a lato dei binari, con le opportune barriere. Il progetto che sarà realizzato prevede inoltre un sottopassaggio largo circa sette metri che si svilupperà in modo praticamente rettilineo e senza curve, come era previsto invece nella precedente ipotesi. Sarà realizzato anche un sottovia pedonale, soltanto su un lato dove potranno passare anche le biciclette se portate a mano. L’altezza del sottopassaggio invece raggiungerà i 4,2 metri e non potranno dunque transitare gli autoarticolati. Una caratteristica tecnica che preoccupa non poco alcuni dei cittadini che hanno partecipato all’assemblea, che temono così che il traffico pesante si riversi sulle altre strade di San Concordio e Mugnano. Il rischio è comunque reale a partire dal 10 novembre quando nessun veicolo potrà attraversare via Ingrillini. “I disagi potranno sicuramente esserci – ammette l’assessore -, ma credo che la realizzazione di quest’opera meriti qualche sacrificio iniziale, perché porterà inevitabili benefici”.
Marciapiedi e sottovia pedonale. Il progetto del sottopassaggio sarà poi completato con la realizzazione dei marciapiedi, sia verso la rotatoria di via Mattei che verso il passaggio a livello di via di Tiglio ma soltanto su un lato della strada. Saranno poi realizzati alcuni attraversamenti pedonali che permetteranno dai marciapiedi di raggiungere la rampa per il sottopasso pedonale in sicurezza e, a lato della strada di collegamento fra via san Filippo e i Macelli, sono previsti anche alcuni posti auto, a servizio della palestra e dei residenti. Per i condomini che vivono nelle vicinanze della ferrovia, saranno realizzate percorsi laterali che si immetteranno su via Ingrillini a qualche metro di distanza dall’imbocco del sottopasso.
La viabilità alternativa. Dal 10 novembre chi arriva da San Concordio, per raggiungere la via di Tiglio e quindi la zona del nuovo ospedale, dovrà, attraversata via Squaglia, procedere in via Mattei, poi dopo la stazione ecologica di Sistema Ambiente imboccare la via di Fontanella, superare il passaggio a livello e poi continuare in via Fontanella (via per Corte Stella resterà a senso unico, opposto ovviamente all’altra strada), in modo da ridurre i disagi al tratto alquanto critico del passaggio al livello. L’altra strada da percorrere è via della Chiesa XXI, per poi approdare in via di Tiglio, dove si potrà svoltare soltanto a destra, percorrendo la strada in direzione di via di Piaggia.
Divieti e vigili urbani in campo. Per gestire i disagi saranno istituiti anche alcuni divieti e, non è ancora escluso, in altre strade, a San Filippo, scatterà probabilmente il senso unico. In via Fontanella, ad esempio, non potranno transitare i mezzi pesanti, che dovranno servirsi di viabilità alternativa. Il motivo è chiaro a chi conosce la strada: troppo stretta e divisa in due da un passaggio a livello. “I divieti per i mezzi pesanti andranno fatti rispettare – sottolinea l’assessore Marchini -, anche con l’impiego della polizia municipale, che dirigerà il traffico e vigilerà anche sul rispetto dei divieti”. Ma tra San Concordio, Mugnano e San Filippo gli abitanti prevedono letteralmente il caos. C’è chi si chiede cosa potrebbe accadere in via Fontanella con il traffico in tilt, il passaggio a livello chiuso e un’emergenza sanitaria. C’è chi invoca invece la realizzazione degli assi viari per risolvere i problemi della zona sud della città e chi al riguardo lo corregge sostenendo che senza il casello autostradale a Mugnano non cambierà nulla.
Le alternative. L’assessore Marchini e gli stessi dirigenti e tecnici comunali, pur non nascondendo che disagi inevitabilmente ci saranno, si sono dichiarati possibilisti e aperti alle proposte della cittadinanza. “Dovrà essere valutato l’effetto che le modifiche alla viabilità avranno e il loro impatto, prima di proporre dei correttivi che siano veramente utili – commenta l’assessore Marchini -, siamo tuttavia disponibili a metterci ad un tavolo e analizzare con i cittadini, strada per strada, il da farsi. Io l’ho fatto insieme agli uffici che hanno studiato questo piano, ma tutto può essere migliorato”.
Summit sulla viabilità. E’ anche per questo che l’assessore ha raccolto volentieri la “sfida” del circolo del Pd Lucca Sud che ha proposto di indire un’assemblea pubblica sulla viabilità in tutto il quartiere di San Concordio. Un nodo da risolvere, da sempre, è quello di via Consani e via Nottolini, per la quale si parla da tempo anche della possibilità di istituire il senso unico. “Secondo il mio punto di vista – sottolinea Marchini – il problema del traffico a San Concordio può essere facilmente risolvibile, studiando alcuni accorgimenti”.
Un quartiere “fragile”. La gente resta comunque preoccupata. Non solo per il traffico che oltre che in via Fontanella si teme invada ancora di più via Consani e via Squaglia, ma anche per il problema degli allagamenti. Le zone di Mugnano ma in particolare quelle della via di Tiglio in un passato molto recente hanno dimostrato tutta la loro fragilità. E quindi l’idea di un sottopassaggio in via Ingrillini spaventa alcuni. Rassicurazioni sono giunte sia dai tecnici comunali che da Marco Marchese di Rfi che ha spiegato che la nuova infrastruttura sarà dotata di un “sistema ridondante” di vasca e pompe, proprio contro il rischio che il sottopasso si allaghi o, piuttosto, aggravi il pericolo idrogeologico nella zona.

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