Il sindaco apre l’Expo sul wifi: “Eccellenze da valorizzare”

28 ottobre 2014 | 13:17
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Il sindaco apre l’Expo sul wifi: “Eccellenze da valorizzare”

Una due giorni fitta di appuntamenti, condivisione e scambio di informazioni: è il National Wireless Expo 2014, evento partito questa mattina (28 ottobre) dalla sala congressi dell’hotel Guinigi, per concludersi nel pomeriggio di domani. Padrone di casa ed organizzatrice la Citta Digitali, la quale, a cominciare dal proprietario Arnaldo Moriconi ha lavorato intensamente affinché Lucca potesse garantirsi un’altra vetrina internazionale, diventando così capitale del wireless per due giorni.

Il saluto iniziale, davanti ad una platea composta da addetti ai lavori (e non solo) provenienti da ogni angolo d’Italia, è stato portato dal sindaco Alessandro Tambellini: “Intanto ringrazio Città Digitali e Sice – ha detto – per aver organizzato un evento che pone ancora una volta la nostra città in una prospettiva virtuosa. Ammetto di non essere un esperto del settore, ma anche i profani sanno riconoscere l’importanza di quello che stanno facendo le vostre aziende. Ricordo un calcolatore degli anni 70′, di proprietà dell’Università di Pisa: era grande come questa sala convegni. Oggi abbiamo delle eccellenze, come Sice, che rappresentano un punto fermo ed un esempio da seguire su vasta scala. Per altro parliamo di imprese ad impatto ambientale molto basso, per cui ci auguriamo che questo settore di punta trovi ulteriori sviluppi nella nostra città. L’auspicio è quello di replicare l’evento nel 2015, magari rendendolo permanente: sarebbe un altro caposaldo per Lucca”.
Poi il convegno entra nel vivo e sul palco cominciano ad alternarsi i primi relatori: ad aprire gli interventi sono i professionisti della Cambium Networks, ex costola di Motorola, adesso capace di viaggiare in totale autonomia. Vengono in quattro, direttamente da Milano, e si soffermano a lungo su quello che sarà il tema principale della due giorni, ovvero la capacità dell’Italia di riuscire a rispettare gli impegni sanciti nell’ Agenda Digitale Europea. Il punto dal quale partire? Una raccomandazione del Parlamento europeo che auspica, entro il 2020, percentuali di copertura wireless e di sottoscrizioni di servizi da parte dei paesi membri davvero significative (l’idea è che almeno il 50per cento degli Stati Ue sia coperto dalla banda larga entro quella data).
L’Italia, però, almeno per il momento, affastella segnali preoccupanti e viaggia in controtendenza rispetto a molti, troppi competitors, posizionandosi addirittura alle spalle di alcuni paesi africani in termini di velocità di connessione (proprio davanti a noi ci sono Grecia e Romania). Il servizio di broadcasting televisivo via cavo, poi, è totalmente non pervenuto. Il dato positivo? La copertura wireless nel Bel Paese tocca la strepitosa punta del 45 per cento, davvero molto in relazione agli altri Paesi UE ed abbastanza, dicono i meglio informati, per tappezzare di stupore il volto della divisione statunitense di Cambium come di molte altre aziende: “Quelli di Chicago quasi non ci credono – spiega Alessio Murroni, responsabile vendite per l’Europa Occidentale di Cambium, ma il lavoro che è stato fatto da tutti gli operatori che oggi sono seduti qui è stato sensazionale”.
Il mercato delle microonde dunque, sembra non conoscere la parola crisi per quel che concerne l’Italia e non soltanto.
Prendendo a pretesto alcuni capisaldi – come la tecnologia “punto-punto/multipunto – la due giorni sarà contrassegnata da proposte, analisi e discussioni sul futuro prossimo di una tecnologia richiesta dai c.d Nativi digitali in dosi sempre più massicce e con alti standard di qualità.

Paolo Lazzari