Antenne al S. Luca, M5S torna all’attacco: “Violata la legge”

“Un’errata progettazione del San Luca (il cui solo costo di costruzione è lievitato da 80 ad oltre 100 milioni di euro) fa emergere un nuovo problema: dopo l’elisuperficie, i danni idrogeologici, l’assenza di spazio per l’obitorio, la chiusura forzata delle finestre (unico stratagemma trovato per garantire il rispetto dei valori limite di rumore all’interno …ma non all’esterno), la rinuncia al parcheggio interrato, adesso tocca al problema dell’assenza di segnale telefonico all’interno dell’ospedale”. Torna sulla questione antenne al S. Luca il Movimento Cinque Stelle e denuncia “una gravissima violazione di legge posta a tutela di particolari siti ritenuti sensibili per la natura della popolazione che li frequenta: bambini e adolescenti, persone malate, anziani”. “La schermatura dell’edificio impedisce il funzionamento dei cellulari – dice Daniela Rosellini, portavoce di M5S Lucca-, isolando quindi personale sanitario, pazienti, lavoratori delle imprese dei servizi, visitatori. A questo si aggiunge quanto dichiarato dal Direttore Generale della Asl che evidenzia come questa problematica metta a rischio il corretto funzionamento del sistema di reperibilità dei sanitari in caso di urgenza”. Martedì ( 28 ottobre) la questione antenne di rete mobile è arrivata in Consiglio (Leggi).
La Asl ha richiesto al Comune di autorizzare l’installazione delle stazioni radiobase e le pratiche sono passate dal vaglio di Arpat che, non potendo valutare gli effetti diretti sull’area interessata dalle antenne, nel suo parere positivo prescrive ai gestori di monitorare costantemente le emissioni. Successivamente si è espresso l’Osservatorio permanente, di cui fanno parte, oltre alle associazioni ambientaliste e ai comitati cittadini, i tecnici del Comune: dirigente all’ambiente, dirigente all’urbanistica, assessore all’ambiente, sindaco e un rappresentante della Asl. L’Osservatorio ha emesso un parere non favorevole alle due stazioni radiobase, ai sensi del Regolamento comunale che vieta l’installazione di impianti di telefonia mobile su siti sensibili quali ospedali, asili nido e materne, scuole, case di riposo, carceri a tutela della salute delle persone. “La disposizione del Regolamento comunale di divieto assoluto di installazione di antenne sui siti sensibili è legittima e rafforzata da una sentenza del Consiglio di Stato che riconosce al Comune il diritto di veto – prosegue Rosellini -. E non a caso l’Osservatorio si è espresso negativamente. Ma, inspiegabilmente, gli stessi che come componenti dell’Osservatorio hanno dato parere negativo, hanno poi chiesto il via libera al Consiglio. E malgrado il dovere di tutela della salute dei cittadini, nonostante tutte le incongruenze, anomalie, mancato rispetto della legge fatte presente durante la discussione in aula, la maggioranza (Pd, Lucca civica, Sel, FdS) ha votato sì. Sì all’installazione di due stazioni radio base con antenne distribuite sull’intera superficie del tetto dell’ospedale, sì nonostante il Regolamento comunale stabilisca i divieto assoluto e il parere negativo dell’Osservatorio permanente, sì senza che se ne conoscano gli effetti in termini di elettromagnetismo e malgrado le incongruenze riscontrate nei pareri di Arpat e nelle relazioni dei gestori telefonici. Sì con il rischio che ai due gestori si accodino gli altri con l’invasione di antenne telefoniche sull’ospedale e che con una deroga non prevista dal Regolamento comunale si crei un pericoloso precedente e che in futuro i gestori possano fare richiesta per l’installazione anche su altri siti sensibili. L’hanno definito un voto politico. Noi, invece – conclude Rosellini – lo consideriamo l’ennesima riprova che per questa classe politica il bene dei cittadini viene sempre all’ultimo posto”.
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