
Una commissione urbanistica che ha lasciato molti dubbi nell’opposizione, ma anche fra le fila della maggioranza quella che si è svolta oggi (4 novembre) e che aveva come argomento l’illustrazione della consulenza sul programma complesso per l’area della Manifattura Tabacchi già interessata dal Piuss. Sostanzialmente quella parte della riqualificazione della città non legata ai progetti cofinanziati dalla Regione con i fondi europei, i due terzi dell’ex struttura produttiva da cui, in un primo momento, il Comune di Lucca pensava di trarre una parte di quei 16 milioni dei mutui da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti per il completamento dei progetti Piuss. Un incontro, però, che alla presenza dell’assessore competente, Antonio Sichi, dell’assessore all’urbanistica Serena Mammini e del dirigente Giovanni Marchi, che alla fine è risultato più che altro interlocutorio lasciando più dubbi che certezze.
Molto, infatti, è cambiato rispetto alla fase originaria dei progetti Piuss, che nel frattempo sono diminuiti di numero visto l’annullamento dei lavori per il piazzale Verdi ed altri interventi di modifica che l’amministrazione ha in cantiere. Ed anche il programma complesso, il cosiddetto Piuss 2, è destinato a cambiare profondamente volto. Rischiando così di rendere inservibile (si tratta, anzi, di più di un rischio) la consulenza affidata alla Sinloc, la stessa azienda che si occupa della valutazione dell’opportunità per le aree di Campo di Marte. La Sinloc ha valutato gli immobili da mettere in vendita o per cui creare un partenariato pubblico privati fra i 6 e gli 8 milioni di euro, sollevando anche alcuni rilievi sulle ipotesi di realizzarvi un parcheggio meccanizzato e una foresteria. Ma, questo il rilievo su cui si stanno focalizzando la maggioranza e la giunta, non è certo questo il momento, anche dal punto di vista immobiliare, di realizzare certe cifre. Né di mettere in vendita contenitori che, in realtà, vanno valutati anche in ordine alle tante situazioni simili del territorio (pubbliche e private) che andrebbero in qualche modo messe a sistema e su cui interverrà anche il lavoro del piano strutturale.
Ancora nel dubbio l’esito del Piuss, dunque, in attesa dell’accordo di programma con la Regione per rimodulare interventi e spese. E ancora incerto anche il Piuss 2, in attesa di capire cosa realmente si vorrà fare con una larga fetta della Manifattura. Sottotraccia una sorta di disconoscimento del lavoro fatto dal dirigente Mauro Di Bugno, che non si occupa più di questo settore, in attesa del nuovo assetto finanziario complessivo dei progetti già approvati e da approvare. E nel mezzo una consulenza che, avendo scadenza semestrale, non servirà ad altro che a dare alcune indicazioni di massima sulle possibili destinazioni della struttura.
Nella commissione, guidata dal presidente Lucio Pagliaro, non sono mancati momenti di polemica. Il professor Piero Angelini, di Governare Lucca, ha ribadito l’interesse da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nell’intervenire direttamente nel progetto di riqualificazione, se questo è in grado di garantire nel tempo la remunerazione dell’investimento. E ha confermato la necessità, a suo parere, di invitare ad un’audizione in commissione il presidente della Fondazione, Arturo Lattanzi. Richiesta rigettata dal presidente Pagliaro che ha spiegato come quella non sia la sede adatta, essendo il tema di competenza del sindaco e semmai dell’assessore alle attività produttive e della relativa commissione, cui semmai i consiglieri che si occupano di urbanistica potrebbero co-partecipare.
Ma intanto tutto è rimandato, anche se il tema è al centro dell’agenda politica della giunta, che l’ha affrontato anche ieri nel classico appuntamento “politico” del lunedì. Per gli esiti, e la sua realizzazione concreta, c’è da aspettare ancora.
Enrico Pace
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