Scontri a Roma, presidio dei sindacati anche a Lucca

Un picchetto per manifestare solidarietà a tutti i lavoratori della Ast Terni – ThyssenKrupp che durante le ultime proteste per il loro posto di lavoro, davanti al ministero a Roma hanno subito una carica della polizia. Il presidio organizzato a Lucca dalle sigle sindacali dei metalmecanici, Fiom, Fim e Uilm si è svolto davanti alla prefettura. Una manifestazione di solidarietà, ma che trova le sue motivazioni anche sul territorio come ha ricordato il segretario provinciale della Fim, Narcisa Pellegrini, anche a nome delle altre sigle sindacali.
“E’ inaccettabile che dei lavoratori che manifestano pacificamente per il futuro del loro posto di lavoro debbano subire la carica di altri lavoratori. Noi ovviamente manifestiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori informando anche la prefettura locale, che situazioni critiche nel settore metalmeccanico ci sono anche in provincia di Lucca, una per tutti, la Kme di Fornaci di Barga. Presto infatti dovremo riprendere le trattative perché finirà una parte degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, probabilmente manifesteremo pacificamente e non vorremmo trovarci a situazione analoghe a quella di Terni o comunue a tensioni con le forze dell’ordine che non scordiamoci, sono lavoratori anche loro”. Durante il presidio le tre sigle sindacali hanno distribuito un volantino riferito ai fatti di Terni su cui è scritto: “E’ vergognoso, non accettabile, da paese incivile vedere lavoratori, pagati dallo Stato che picchiano altri lavoratori che protestano e lottano per difendere il loro posto di lavoro e il futuro della loro famiglie. Il governo ha della evidenti responsabilità e deve quindi scusarsi con i lavoratori ed operare per affrontare la crisi aziendale nell’ottica di salvaguardare le attività produttive e tutelare l’occupazione”.
Alla fine i rappresentati della sigle sindacali dei metalmeccanici sono stati ricevuti in prefettura. I sindacalisti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno manifestato preoccupazioni per i lavoratori del settore metalmeccanico. Oltre a riferire all’autorità di governo locale la preoccupazione in merito a quanto accaduto la scorsa settimana a Roma, nel corso del corteo dei lavoratori dell’Ast di Terni, i rappresentanti sindacali hanno espresso la difficile situazione occupazionale della provincia di Lucca, in particolare per le zone di Versilia e Garfagnana e il tema degli ammortizzatori sociali che per molti addetti sono in scadenza.
Poi facendo riferimento alla crisi economica ancora perdurante i sindacati hanno auspicato un confronto del governo con le parti sociali per individuare soluzioni congiunte ai problemi occupazionali.
Hanno anche stigmatizzato il taglio deciso per gli ammortizzatori sociali, esprimendo forti preoccupazioni per i lavoratori e le loro famiglie. Al termine dell’incontro il prefetto Giovanna Cagliostro ha manifestato disponibilità a far pervenire al governo centrale le istanze dei sindacati, e ove richiesti, ad eventuali ulteriori momenti di incontro con istituzioni, enti locali ed associazioni di categoria per esaminare congiuntamente la situazione dello specifico settore. (g.m.)
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Alla fine i rappresentati della sigle sindacali dei metalmeccanici sono state ricevute, in prefettura. I sindacalisti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno manifestato preoccupazioni per i lavoratori del settore metalmeccanico. Oltre a manifestare all’autorità di Governo locale la preoccupazione in merito a quanto accaduto la scorsa settimana a Roma, nel corso del corteo dei lavoratori dell’Ast di Terni, i rappresentanti sindacali hanno rappresentato la difficile situazione occupazionale della provincia di Lucca, in particolare per le zone di Versilia e Garfagnana e il tema degli ammortizzatori sociali che per molti addetti sono in scadenza.
In particolare, facendo riferimento alla crisi economica ancora perdurante i sindacati hanno auspicato un confronto del Governo con le parti sociali per individuare soluzioni congiunte ai problemi occupazionali.
Hanno anche stigmatizzato il taglio deciso per gli ammortizzatori sociali, esprimendo forti preoccupazioni per i lavoratori e le loro famiglie.
Al termine dell’incontro il prefetto Giovanna Cagliostro ha manifestato disponibilità a far pervenire al Governo centrale le istanze dei sindacati, e ove richiesti, ad eventuali ulteriori momenti di incontro con istituzioni, enti locali ed associazioni di categoria per esaminare congiuntamente la situazione dello specifico settore.