
L’esito della commissione urbanistica di ieri (4 novembre – Leggi l’articolo) desta preoccupazione anche alle associazioni di categoria. In particolare è la Confesercenti ad avere dei dubbi sul destino dell’ ex Manifattura Tabacchi. “Purtroppo – dice la direttrice Valentina Cesaretti – apprendiamo che ad oggi non abbiamo alcuna certezza sul recupero dei fondi europei messi a disposizione dal Piuss, così come su altre possibilità di investimenti concreti di tipo pubblico o privato. Ci auguriamo che sia possibile recuperare in tutto o in parte i finanziamenti comunitari, fondamentali ed imprescindibili per il destino dell’intera struttura. Gli operatori turistici e commerciali della zona chiedono, da tempo, interventi seri e qualificanti per l’intera area, al fine di attrarre visitatori e turisti in una zona della città lasciata completamente a se stessa. Purtroppo, infatti, da tempo l’intera area non vede interventi di rilievo sotto il profilo urbanistico, con gravi ripercussioni su tutto il comparto”.
“Di fronte alla mancanza di progetti e finanziamenti certi per il futuro urbanistico della zona – prosegue la Cesaretti – chiediamo all’amministrazione comunale di valutare nel dettaglio tutte le ipotesi percorribili, aprendo un confronto aperto e diretto con la città e con tutti i potenziali investitori. Riteniamo fondamentale una riqualificazione di livello per l’intera zona, con investimenti di rilevanza culturale, sociale, commerciale e turistica. Ci auguriamo che gli interventi futuri non si limitino ad una semplice ristrutturazione di facciata, ma costituiscano un ulteriore elemento di valorizzazione della nostra città”.
“Da sempre Confesercenti – puntualizza il Presidente di Confesercenti Lucca Alessio Lucarotti – insiste sull’importanza del contenitore per la zona sud-ovest della città, che non può essere visto come mero ampliamento di superfici commerciali ma come occasione di riqualificazione e ricollocazione di funzioni della città, anche nell’ottica di creare spazi adeguati ad eventi e attività. La manifattura è l’occasione di un ridisegno delle funzioni e degli spazi della città che non si può mancare”.