Piaggione, paese dimenticato. Protestano gli abitanti – Foto

5 novembre 2014 | 08:54
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Piaggione, paese dimenticato. Protestano gli abitanti – Foto
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Piaggione, paese dimenticato. Protestano gli abitanti – Foto
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Piaggione, paese dimenticato. Protestano gli abitanti – Foto
Piaggione, paese dimenticato. Protestano gli abitanti – Foto

Piaggione, un paese dimenticato e nel degrado. E’ quanto sostiene il comitato paesano che chiedono al sindaco e alla giunta di partecipare ad una assemblea pubblica per fare il punto sulla situazione e risolvere le questioni aperte da anni. “I problemi sono noti – sostengono dal Comitato – ma li vogliamo citare ancora una volta. La passerella, che collega storicamente Piaggione con Valdottavo, sta cadendo a pezzi e rappresenta un pericolo per chi la percorre. Le Ferrovie dello Stato sembra abbiano deciso di demolirla, visto che i Comuni di Lucca e di Borgo a Mozzano non ne eseguono il ripristino proclamato da tempo. Il sindaco Tambellini a tale proposito, nella riunione del 19 dicembre del 2013 asseriva che era stato trovato l’accordo tra i Comuni ed i lavori sarebbero imminentemente iniziati. Da allora è passata tanta acqua sotto quel ponte. E ancora nessun intervento”.

Ma non finisce qui secondo gli abitanti del posto. “Il marciapiede del paese è completamente rovinato e le chiaviche otturate. Quando piove un fiume di acqua percorre longitudinalmente la strada formando pozzanghere gigantesche e impedendo l’accesso ai cassonetti della spazzatura. Ma anche questa è terra di nessuno”.
Resta il problema della sicurezza sul Brennero. “La strada statale che attraversa interamente il Paese – spiegano gli abitanti – costituisce un grosso pericolo. Lo abbiamo comunicato a tutti gli organi competenti – continuano quelli del comitato – e siamo rimasti stupiti dalle risposte: per la Prefettura va tutto bene. Ci comunica infatti con risposta scritta e protocollata che dai controlli effettuati non sono emerse contravvenzioni per eccesso di velocità. Di parere completamente opposto l’assessore alle strade Celestino Marchini che il 9 agosto si reca in paese personalmente per osservare la situazione ed esordisce sulla stampa come segue: ‘E’ un inferno! Bisogna assolutamente intervenire con sistematici controlli con autovelox, poi non escludo di installare anche delle telecamere – citano i cittadini -. Sono troppe le violazioni che vengono fatte: eccesso di velocità, mancato rispetto del rosso del semaforo e addirittura guida contromano! Sembra di essere su una pista di Formula1. Abbiamo cominciato a far controllare il posto dai vigili urbani, ma da settembre interverremo con l’autovelox”.
“Siamo ai primi di novembre – ricordano quelli del Comitato -: i controlli si sono progressivamente diradati e siamo tornati alla situazione di pericolo esposta inizialmente. Nessun controllo sistematico, nessuna telecamera. Solo autovetture che sfrecciano a folle velocità e sorpassano anche in prossimità delle strisce pedonali”.
“Vogliamo ricordare ancora una volta che a Piaggione mancano tutti i servizi essenziali per i quali paghiamo le tasse! “Non esiste più l’ufficio postale, la scuola è chiusa ed in stato di abbandono – aggiungono -. La stazione ferroviaria è soppressa e fatiscente, per cui gli studenti ed i pendolari devono recarsi con mezzi propri alla stazione di Ponte a Moriano per usufruire del treno. I pochi mezzi pubblici che passano (quando la strada non è interrotta da frane, erosioni e quant’altro) hanno tariffe extraurbane molto alte per chi deve raggiungere quotidianamente la città”.
“L’ex magazzino merci della stazione distribuisce nell’aria fibre di amianto derivanti dal progressivo sgretolamento della copertura in eternit, ma le ferrovie non rispondono alle nostre richieste. A tale proposito chiediamo appoggio e supporto anche al comitato Lucca-Aulla essendo anche noi parte della tratta. Il viale della Stazione, unico polmone paesano per una salutare passeggiata, necessita di una pulizia periodica ed una messa in sicurezza tramite la potatura dei tigli che raggiungono altezze pericolose. Nei giorni scorsi, come si vede in foto, si è scosciato un grosso ramo fortunatamente senza conseguenze a persone o cose. Il sindaco, sempre nella riunione del 19 dicembre scorso ci indicò come organo competente della manutenzione del viale gli operatori del Sistema Ambiente. Questi ultimi ci hanno riferito che spetta loro solo la pulizia, e per la potatura è necessario contattare l’Opera delle Mura. Insomma: non se ne arriva mai a capo”.
“Il campo sportivo, una volta fiore all’occhiello del Paese, è divenuto un bosco di acacie e di pruni. Tra le sterpaglie è appena visibile il vecchio cancello di ingresso”.
“Il riscaldamento invernale e le utenze domestiche del nostro Paese sono affidati al deposito di gas gpl gestito dalla UltraGas e situato nei campini parrocchiali. L’erogazione è soggetta ad accise, noleggi e tassazioni che rendono oltremodo oneroso l’approvvigionamento. E’ stato più volte chiesto l’allaccio al metanodotto, ma anche qui nessuna risposta”.
“Il rischio idrogeologico è presente eccome. Gli ultimi eventi lo dimostrano. I timori dei paesani sono rivolti alle ultime opere effettuate presso la diga di Piaggione, con l’innalzamento degli argini che livellano con il piano stradale. Il bacino del Fiume è pieno di sabbia, sassi e arbusti; tanti si chiedono da dove passerà l’acqua in caso di una piena straordinaria del Fiume Serchio, ma la Provincia rassicura dicendo che è tutto regolare e sotto controllo. Con ottobre dovevano iniziare i lavori di messa in sicurezza del fosso dell’ex Cotonificio Oliva, che lo scorso 21 ottobre mise sott’acqua 16 famiglie. Per quanto ci è dato di sapere è stata eseguita solo una stuccatura delle crepe esistenti a nostro avviso insufficiente, ma non abbiamo notizie circa gli altri interventi promessi di messa in sicurezza. Ci chiediamo inoltre come mai con tutta l’estate a disposizione si è aspettato nuovamente il periodo delle piogge”.

FOTO – Le immagini del degrado al Piaggione