
Piuss, ormai è scattato il conto alla rovescia. Entro la fine del mese di novembre dovrà infatti essere sottoscritto l’accordo di programma tra il Comune di Lucca e la Regione Toscana per il “rifinanziamento” degli interventi, dopo i ritardi, gli indugi e i cambi di programma. In quella sede, le idee dovranno essere chiare: Palazzo Panciatichi verrà incontro cioè a Palazzo Orsetti, contribuendo direttamente con fondi propri, e non più dell’Unione Europea, per risolvere la questione della tempistica per la conclusione dei lavori, fissata dall’Ue per il giugno 2015. Una operazione che se andrà in porto salverà gran parte dei progetti Piuss, o per meglio dire quello che ne resta.
Dopo la rinuncia al progetto del Nuovo Anfiteatro in piazzale Verdi, ormai il Comune è pronto a ridimensionare drasticamente l’intervento previsto al teatro del Giglio. Salteranno infatti i cantieri che prevedevano l’innalzamento della torre scenica, una modifica molto delicata alla struttura del teatro, messa a punto anche per rendere più facili gli allestimenti corali. E invece si fa dietro front: non è una novità, ma ormai andrà formalizzata. Tant’è che l’avvocatura comunale è al lavoro per fornire tutte le valutazioni del caso, per arrivare poi ad una delibera della giunta che, sul modello di quella per piazzale Verdi, modificherà il contratto di appalto. Non si rinuncerà infatti, secondo quanto trapela per ora, agli interventi minimi necessari per adeguare il teatro: gli ingressi per i disabili, il rifacimento dei bagni e gli impianti, sono soltanto alcuni esempi di quelle opere che saranno comunque mantenute nel pacchetto Piuss.
Per il lotto della ex Manifattura l’obiettivo dell’amministrazione comunale è andare avanti, con i fondi regionali in sostituzione a quelli Por, messi a disposizione dall’Unione Europea. Stesso copione per l’ex caserma Lorenzini, i cui lavori di recupero non sarebbero potuti finire in tempo per la data fissata.
Tutto il pacchetto deve comunque essere definito nel dettaglio prima della presentazione alla Regione per la firma dell’accordo di programma. Diversa, come è ormai noto, la questione del programma complesso, denominato Piuss 2, relativo alla riqualificazione dei due terzi dell’ex Manifattura Tabacchi. La consulenza effettuata dalla Sinloc, che ha valutato il valore degli immobili da vendere fra i 6 e gli 8 milioni, ora rischia di essere superato perché non più rispondente al mercato attuale (Leggi). Quindi? L’amministrazione comunale è di fronte ad un altro bivio.
Un’altra partita aperta è quella legata al progetto di via Brunero Paoli, al quale l’amministrazione ha deciso di rinunciare, abbandonando l’idea di ristrutturare l’immobile in abbandono per realizzarvi sette appartamenti per l’emergenza abitativi. I motivi sono da ricercare nel fatto che mancavano i tempi tecnici per rispettare il cronoprogramma degli interventi previsto dalla Regione Toscana, nonostante una proroga concessa all’amministrazione. Ora Palazzo Orsetti ha tempo fino al 13 novembre per rispondere al decreto con il quale si affidano i fondi: l’idea è quella di presentare un progetto sostitutivo in modo da non perdere i fondi destinati che nel caso specifico e soltanto per quello che riguarda quelli regionali ammontano a 700mila euro. Ora il Comune propone alla Regione di utilizzare quei soldi per l’acquisto di appartamenti (da 7 a 10) da destinare all’emergenza abitativa, in situazioni di particolare disagio o necessità. C’è da capire se il cambio in corsa sarà vidimato con il via libera della Regione.