Franchi: “Assi viari, vince la vecchia politica che incentiva il trasporto merci su gomma”

Assi viari, il sindacalista Umberto Franchi polemico contro le posizioni del Pd espresse nell’assemblea pubblica di ieri alla Santissima Annunziata (Leggi l’articolo): “Anche se le mie posizioni politiche sono distanti da quelle del Pd – dice Franchi – hanno comunque molto sorpreso in negativo gli interventi che hanno introdotto l’assemblea dei due massimi esponenti istituzionali: il sindaco di Lucca Tambellini ed il presidente della Provincia Baccelli. Nel rifare la storia di come siamo giunti alla situazione attuale, hanno sostenuto entrambi che la costruzione degli assi viari sono un’occasione storica da non perdere per il bene del nostro territorio, delle nostre aziende, dei nostri cittadini. Il presidente della provincia ha anche aggiunto che dall’inchiesta pubblica è emersa la necessità di andare avanti con la costruzione degli assi viari. Una posizione che obbligherebbe i comitati contrari a valutare la questione anche sul piano legale”.
“Ma è proprio così? – si chiede Franchi – Nel mio intervento svolto in quella sede ho fatto le seguenti considerazioni. Ho premesso che molto improbabilmente i partecipanti a quell’assemblea sarebbero stati influenzati dai vari interventi, oramai le convinzioni sono consolidate sia tra i favorevoli ed i contrari e comunque la Provincia si è già espressa positivamente alla procedura della valutazione di impatto ambientale e quindi difficilmente cambierebbe parere se l’asseblea lo richiedesse; ho invitato tutti i presenti a fare una attenta riflessione sulla realtà del nostro territorio, e tutti possono verificare come si sia in presenza di uno sviluppo profondamente distorto, con attività produttive, industriali, commerciali e di servizio, presenti in ogni centro abitato del territorio lucchese. A causa di ciò è stata costruita una fitta rete di strade e reticoli (siamo i primi in Toscana), con la conseguenza che anche con gli assi viari proposti, i privati cittadini avranno comunque la necessità di percorrere quelle vie, per recarsi al lavoro, a fare acqusiti o per usufruire dei servizi con tutti gli attuali disagi. Quindi l’unico vantaggio degli assi viari, sarà quello di ridurre i tempi di lunga percorrenza del trasporto commerciale su gomma, incentivanto quel tipo di traffico su grossi camion che già oggi nel nostro territorio è pari al 96 per cento, mentre il traffico merci su rotaia è soltanto del 4 per cento; anche per quanto riguarda l’inchesta pubblica sul sistema tangenziali sovolta di recente (assi viari), non è affatto vero che i garanti hanno indicato la necessità degli assi viari, anzi hanno evidenziato tutta una serie di rischi. Nel documento conclusivo è stato bene evidenziato come quel progetto originale non da garanzie ma aggraverebbe tutte le problematiche urbanistiche del territorio, a quelle dell’inquinamento ambientale, a quello del traffico e della mobilità, distruggendo l’ultimo polmone verde rimasto ed anche le varianti proposte a seguito di precise osservazioni effettuate da associazioni ambientaliste, finiscono per essere dei semplici palliativi. Per cui c’è un invito preciso ad accantonare il progetto ed a riprogettarne uno nuovo”.
“Eppure – conclude Franchi – i 220 milioni di euro destinati al finanziamento della linea ferroviaria da Pistoia a Viareggio, apre nuovi scenari positivi, non solo perchè sarà possibile ridurre i tempi di percorenza (Viareggio – Lucca – Firenze) di mezz’ora, ma anche per tutto il sitema di mobilità del nostro territorio. Bisognerebbe quindi fare una scelta tutta basata sull’alternativa rotaia con la linea ferroviaria Pistoia – Lucca – Viareggio ammodernata attraverso l’automazione dei nodi che rallentano il percorso, la costituzione di tronchetti ferroviari, il rinnovo parco macchine, con ricadute positive sia sui pendolari, sia per un incremento della programmazione del traffico merci al servizio delle aree produttive esistenti lungo il percorso ferroviario.
Ma la futura realizzazione dei raddoppio dei binari sulla linea Pistoia Lucca, apre nuovi scenari che ci permettono di sostenere anche la richiesta del doppio binario sulle altre rete ferroviarie strategiche per il nostro territorio: la Lucca Aulla e la Lucca Pisa. E’ questa la scelta giusta, la vera occasione storica per ridurre il traffico merci su rotaia, per questo le amministrazioni del Comune di Lucca e quella della Provincia dovrebbero avere più coraggio e rimettere in discussione le decisioni assunte sul realizzo degli assi viari che se realizzati creeranno molti danni all’ambiente del nostro territorio”.