Sanità, Cisl Fp chiede un confronto alla Regione sul piano degli esuberi

7 novembre 2014 | 15:28
Share0
Sanità, Cisl Fp chiede un confronto alla Regione sul piano degli esuberi

Esuberi in sanità, l’allarme dei sindacati. E’ Luciano Cotrozzi della Cisl Fp e della Cisl Medici della Asl 2 a “dare i numeri”: “Attraverso le delibere 930 e 932 del 2014 la Regione Toscana ha ufficializzato il tema dei dichiarati esuberi in sanità nella nostra regione – spiega – Ancora una volta la politica dimostra in modo schizofrenico di voler uscire con annunci spot per cavalcare l’immagine di un decisionismo di tipo aziendalista che contrasta pesantemente con i bisogni della gente nell’aver assicurati i servizi fondamentali di assistenza e che ignora le pesanti e sempre più preoccupanti condizioni in cui lavorano i professionisti della sanità pubblica”. “Ancora una volta – prosegue Cotrozzi – una politica approssimativa punta ad anticipazioni scoop sui giornali per annunciare tagli contro i servizi pubblici, operazioni che sanno più di manager taglia teste che di amministratori responsabili che vogliono costruire una riorganizzazione vera del nostro sistema sanitario. Per queste ragioni la Cisl Fp assieme alle altre organizzazioni confederali, ha avuto il 6 novembre un acceso incontro con l’assessorato alla salute, nel quale ha espresso con forza tutte le critiche per il metodo e il merito delle uscite del presidente della giunta regionale e ha chiesto l’immediata attivazione di un tavolo vero di confronto, attraverso cui, abbandonando gli spot pre-elettorali, ci si confronti su dati reali, su quanto è il personale nei presidi ospedalieri e sul territorio, su quali servizi siamo chiamati a garantire e sulla trasparenza delle risorse”. “Il personale della sanità pubblica – conclude il sindacalista – ha già dato molto in questi anni: di fronte a diminuzioni rilevanti per il blocco del turn over c’è pressing per la copertura dei turni, tanto che sono palesi gli aumenti degli straordinari (magari non pagati) e le ferie residue. E’ da sottolineare come la questione del pre-pensionamento ante Fornero sia stata maldestramente unita al tema esuberi: si tratta di due questioni che vanno tenute separate e che andranno trattate in relazione alla garanzia dei servizi da assicurare, senza la quale la discussione prende una china di tipo provocatorio e irresponsabile”.