Giorgi (M5S): “No al nuovo padiglione al Campo di Marte”

No al nuovo padiglione al Campo di Marte, no ad un altro project financing. Sì a più posti letto per l’assistenza sanitaria territoriale. La consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle di Lucca, Laura Giorgi, passa all’attacco dell’Asl e del direttore Joseph Polimeni che anche di recente ha confermato la volontà dell’azienda sanitaria di portare avanti il progetto per il nuovo padiglione (Leggi). “Il tentativo chiaro di far passare come necessaria la costruzione di un nuovo edificio al Campo di Marte, si evince anche dalle recentissime parole di Polimeni, direttore generale Usl. Quest’idea, addirittura da realizzare di nuovo col project financing è ripresentata ciclicamente ed è chiaro il tentativo di arrivare alla sua realizzazione stancando e addormentando la città che deve invece essere l’unica a decidere. Lucca non aveva bisogno di un nuovo ospedale e oggi non ha bisogno di costruire un nuovo padiglione al Campo di Marte, sia chiaro”.
“Al Campo di Marte – aggiunge la Giorgi – ci sono già 2 edifici costruiti dopo il 2005, con 200 posti letto a norma, per i quali non è necessaria alcuna ristrutturazione, che posso essere riutilizzati da subito. Inoltre la Regione con delibera di Cr 202 del 23 dicembre 2002, si era già appropriata di 13 milioni di euro che erano stati destinati dal ministero della salute alla ristrutturazione per l’intramenia al Campo di Marte e quindi il comune di Lucca faccia valere i sui diritti e recuperi i soldi. Noi non vogliamo altra cementificazione e certo non vogliamo la ghigliottina del project financig. La nostra volontà è d’intervenire favorendo la riqualificazione degli edifici esistenti e se ci sono edifici che non servono valutare la possibilità di abbatterli per recuperare aree verdi. Vogliamo invece il rispetto della legge Balduzzi 135/2012, dove si parla di 3,7 posti letto/1000 abitanti, dei quali 0,7 per la riabilitazione e lungo-degenti, ricordando che non si possono conteggiare in questo calcolo gli ospedali di Castelnuovo Garfagnana e Barga, a meno di non dire chiaramente ai cittadini, che per curarsi devono andare presso questi ospedali decentrati e di difficile accesso, così come in realtà già avviene per la riabilitazione a Barga, ed in futuro si parla addirittura di Sillano. Non devono essere i cittadini a spostarsi è molto più giusto, ecologico ed economico avere i letti ove è il bisogno.Troviamo scandalosa la mancanza del rispetto di tali normative, come anche siamo allibiti di fronte al dilagare dell’attività privata all’interno dell’ospedale pubblico, dove addirittura si parla di posti letto paganti a 200 euro al giorno. Ultimo, ma certo non meno importante, come attuare una valida sanità? E’ evidente che la commistione dell’economia all’interno della sanità, ormai avviata a diventare un business, e attuata con la commistione pubblico-privato, porti allo svilimento professionale e alla gestione asettica del paziente con conseguente perdita dell’obiettivo primario, che è il benessere del singolo e della comunità. Questo benessere, può derivare solo da personale che lavora con soddisfazione, con serietà, con etica e non si ottiene certo con l’inasprimento dei rapporti tra dipendente e direzione ospedaliera, rapporti sempre più tesi e miranti solo alla quantità e non alla qualità del lavoro e basati sulla non comunicazione. Questa strada porta solo a conflittualità interna o a chiudersi facendo il minimo per non essere licenziati: un bravo dirigente sa che solo il rispetto di tutti e di tutte le professionalità, con giusta remunerazione e giusto riconoscimento del merito, porta al risultato. Se certo si guardano solo i numeri, il risparmio a breve, e forse la resa nel settore libero professionale, abbiamo l’impressione andremo a finire nel marasma totale”.