Moria pesci per poca acqua, ma il fosso è inquinato

10 novembre 2014 | 09:18
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Moria pesci per poca acqua, ma il fosso è inquinato

Moria di pesci nel condotto pubblico dovuta alla scarsità di acqua presente. Questo il verdetto dell’Arpat, che ha effettuato i controlli dopo l’episodio dello scorso 25 settembre. Dall’esame dei risultati delle analisi chimiche, infatti, sono state confermate dall’agenzia le ipotesi già avanzate al momento del sopralluogo, e cioè che la moria di pesci era dovuta alla scarsità di acqua presente nel fosso. Infatti, le misure e le analisi effettuate sui campioni prelevati evidenziano, anche nella zona della moria, valori di ossigeno disciolto nella norma, assenza di tossicità acuta ed in genere concentrazioni degli altri parametri non suscettibili di determinare di per sé moria di pesci. “Il dato anomalo – spiega inoltre Arpat – relativo alla concentrazione di ammoniaca nel luogo della moria, può presumibilmente essere dovuto proprio alla presenza dei pesci morti”.

“Con l’occasione – prosegue la nota dell’agenzia – si segnala, comunque l’elevata concentrazione di coliformi fecali che risulta nel campione di acqua prelevato in via dei Fossi, dovuto alla presenza di scarichi di acque reflue domestiche non depurate. Peraltro questo parametro indica come tali scarichi siano significativamente presenti e possono determinare localmente condizioni di inquinamento di varia causa (detergenti, prodotti chimici ad uso domestico), che a loro volta possono portare alle morie riscontrate in assenza di un flusso idrico adeguato”.
Fosso inquinato, dunque, anche se non è stata la principale causa dell’ultima moria di pesci. Ma considerando che si tratta di un corso d’acqua che attraversa la città la situazione non può che preoccupare. A meno che non voglia essere questo uno dei biglietti da visita della città per chi arriva a visitarla.