Uva e pane proteggono il cuore. Allo studio del S. Anna collabora anche il Molino Giambastiani

10 novembre 2014 | 14:51
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Uva e pane proteggono il cuore. Allo studio del S. Anna collabora anche il Molino Giambastiani

Dalla dieta per proteggere il cuore non possono mancare uva e pane, in particolare il vitigno Sangiovese e il pane preparato con farine di grano tenero toscane: perciò, su questi prodotti, si concentrano due progetti di ricerca, finanziati dall’assessorato toscano alla Salute nell’ambito del primo Bando nutraceutico, coordinati dall’istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Per le potenziali ricadute economiche sulla sanità e l’economia del territorio, il progetto vedrà il coinvolgimento dell’istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna e di due realtà industriali regionali: Molino Giambastiani di Lucca e Consorzio Pane Toscano di Livorno.

Il primo studio è dedicato alle bacche di uva sangiovese e, spiega Mario Enrico Pè, direttore dell’istituto di Scienze della Vita e responsabile scientifico del progetto, si concentrerà sulle “proprietà cardioprotettive di microRna naturalmente espressi nelle bacche di quest’uva con approccio innovativo e interdisciplinare che coniugherà approcci tecnologici di diversa natura per chiarire i meccanismi alla base degli effetti cardioprotettivi dell’uva e del vino, la cui comprensione permetterà di valorizzare meglio gli aspetti salutistici dell’uva toscana, oggi imputati soltanto al contenuto in resveratrolo, antiossidante e antiinfiammatoria”.
Il progetto, sottolinea l’ateneo pisano, “ha raccolto l’interesse di istituzioni mediche e biomediche internazionali, che da anni si dedicano allo studio della fisiologia e della fisiopatologia cardiovascolare, e di una azienda vinicola a Greve in Chianti. L’altra ricerca riguarda le proprietà cardioprotettive di elementi attivi contenuti in antiche varietà di frumento di grano tenero coltivato in Toscana. “Le sue farine – dice Vincenzo Lionetti, medico ricercatore della Scuola Sant’Anna – saranno utilizzate per produrre un pane capace di coniugare i sapori dell’antica tradizione panificatoria toscana con la ricerca più avanzata applicata alla salute per il cuore. Questo pane si candida a diventare il ‘nuovo cavallo di Troia’ per veicolare un corredo di principi attivi salutari, finora sottovalutati”.