Ato rifiuti, sindacati preoccupati per i posti di lavoro

I delegati Cgil delle imprese di igiene urbana e i rappresentanti sindacali Cgil e Fp Cgil di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara, esprimono forte preoccupazione per i ritardi accumulati da l’Ato Costa nel sottoscrivere l’accordo quadro per il passaggio del personale che a vario titolo è impegnato nelle attività del ciclo dei rifiuti.
Le rappresentanze sindacali interne alle aziende e le organizzazioni sindacali, già nel mese di luglio, avevano convenuto con la direzione di Ato che, terminata la fase di verifica dell’entità del personale impegnato sia nelle aziende degli attuali gestori, sia nelle attività attualmente esternalizzate, sia nei Comuni, sarebbe stato aperto il tavolo per sottoscrivere un accordo quadro per definire le modalità di trasferimento e di continuità operativa al futuro gestore unico, per la salvaguardia dell’occupazione e per il rispetto delle norme contrattuali. Ma ancora le organizzazioni sindacali non sono state convocate: “Ciò pone un’ipoteca negativa rispetto allo stesso svolgimento della gara, in quanto la definizione del personale dipendente ed impegnato nei servizi del ciclo dei rifiuti, a qualsiasi titolo, rappresenta uno dei requisiti della gara stessa in termini di modalità di gestione del servizio nonché di voce di costo – spiega l’attivo. Sono assolutamente inaccettabili le considerazioni di chi afferma che, trasferiti i soli dipendenti diretti delle attuali aziende, poi per i lavoratori esternalizzati , che oggi rappresentano oltre il 26% dell’intera forza lavoro, dovrà essere il nuovo gestore la responsabilità di fare le scelte e di decidere in che misura assorbire il personale degli appalti”, prosegue l’attivo, domandandosi “di quale nuovo gestore si parla, se la gara è per cedere il 45% delle azioni, e pertanto il 55% sarà detenuto dagli attuali gestori. Ci pare davvero inaccettabile questo scarico di responsabilità”.
L’assemblea dei delegati Cgil e delle strutture sindacali Cgil, nel dichiarare la propria contrarietà ad ogni ed ulteriore processo di esternalizzazione e nel rivendicare la riduzione dei servizi esternalizzati attraverso l’avvio di una progressiva internalizzazione, ribadisce alcuni punti essenziali che il capitolato di gara deve contenere “quali l’applicazione del Ccnl del settore di igiene ambientale, la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive e individuali in atto, la permanenza dei lavoratori e delle lavoratrici nel territorio ove svolgono l’attività lavorativa”.
L’attivo ricorda inoltre che la legge regionale 61/2007 definisce la costituzione degli Ato in Toscana come strumenti di regolazione ed oggi anche di programmazione del piano dei rifiuti di Ato. “Per l’assemblea dei delegati Cgil e delle strutture sindacali Cgil sarebbe sbagliato un ritorno al passato, alle municipalità. C’è la necessità di un piano industriale integrale per l’intero Ato Costa, compreso il comune di Livorno, in quanto consentirebbe anche una razionalizzazione sulla dislocazione e sull’uso della nuova impiantistica necessaria, nonché la saturazione degli impianti in essere”. L’assemblea dei delegati Cgil e delle strutture sindacali chiede poi alla prossima assemblea dei Comuni dell’Ato Costa e alla Regione Toscana di esprimersi con chiarezza su tali temi, e dà mandato ai gruppi dirigenti della Cgil di avviare un percorso unitario al fine di decidere le opportune iniziative di sostegno alle corrette rivendicazioni sindacali.
“Tali richieste relative al personale – conclude Maurizio Brotini della segreteria regionale Cgil Toscana – insieme alla sottoscrizione di un accordo in sede di Ato, restano assolutamente ineludibili anche a fronte di eventuali cambiamenti nella natura e nelle modalità di individuazione del soggetto gestore unico da parte dell’assemblea dei sindaci dell’Ato Costa”.