Precari scuola, partono esposti a procura e Corte dei Conti

di Roberto Salotti
Fanno sul serio gli insegnanti precari che a Lucca si sono visti scavalcare da una valanga di altri docenti provenienti da altre province e regioni, nella stragrande maggioranza dei casi con punteggi molto alti. Punteggi che ora finiscono nel mirino, al centro di esposti alla procura di Lucca e alla Corte dei Conti a cui stamani (15 novembre) hanno dato già l’adesione 26 insegnanti dalle graduatorie a esaurimento fino all’ultima fascia di ogni scuola di genere e grado. I precari infatti si sono presentati allo studio di piazza della Cittadella degli avvocati Ida Antonacci e Marzia Riccomi, dando ufficialmente l’incarico a procedere con l’azione di denuncia alla magistratura.
Fra una quindicina di giorni gli esposti dovrebbero essere pronti per finire sul tavolo dell’autorità giudiziaria alla quale i docenti chiedono verifiche puntuali sulle graduatorie scolastiche provinciali, dopo aver rilevato “tantissime situazioni anomale e punteggi gonfiati” per alcune delle candidature per le quali, nei mesi scorsi, era stato chiesto l’accesso ai fascicoli (come prevede il decreto legislativo in materia) all’ufficio scolastico provinciale (Leggi).
Una “lunga lista”, la definiscono i promotori degli esposti, che ovviamente farà parte delle denunce e che è stato frutto di mesi di controlli alla presenza del personale dell’ufficio scolastico. “Vogliamo – spiega il gruppo di insegnanti che si è recato stamani dagli avvocati – che la magistratura controlli tutte le candidature delle graduatorie, perché abbiamo riscontrato purtroppo tanti casi di punteggi attribuiti sulla base di autodichiarazioni e autocertificazioni che a quanto ci risulta non sono però supportate da documenti ufficiali”. Come ormai è noto, è stata gigantesca l’invasione delle graduatorie scolastiche, soprattutto di quelle relative alla scuola dell’infanzia. Ma fra i firmatari degli esposti ci sono anche insegnanti di ruolo o precari in attesa di un posto fisso nella scuola primaria e secondaria. “E’ un problema che riguarda veramente tutti – spiega il gruppo di precari lucchesi che ha deciso di rivolgersi alla magistratura – e non è soltanto questione di etica, alla base c’è anche, come noi crediamo, un danno economico per lo Stato”. E’ per questo che la denuncia sarà inoltrata anche alla procura della Corte dei Conti, interessando così del caso anche la magistratura contabile.
Nei giorni della mobilitazione studentesca contro il piano della Buona scuola di Renzi (Leggi), gli insegnanti precari della Lucchesia vanno avanti, con un atto concreto, nella battaglia cominciata già la scorsa estate e culminata in agosto con la pubblicazione delle prime graduatorie che hanno confermato il vero e proprio assalto.
Intanto è partito anche un ricorso al Tar con il quale i precari, forti dei richiami (e le multe) dell’Ue all’Italia sulla stabilizzazione dei precari, chiedono al Miur l’assunzione.
“Vogliamo andare al fondo della questione – annunciano i precari -, per questo chiederemo nuovi incontri all’assessore regionale Emanuele Bobbio e all’assessore provinciale Mario Regoli per aggiornarsi sulla situazione in Lucchesia e più in generale in Toscana”. Nei prossimi giorni, spiegano i precari, altri insegnanti se lo vorranno potranno partecipare all’esposto, contattando i promotori sui gruppi facebook Ora Basta! o sui canali social del movimento spontaneo sorto questa estate.
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